L'emergenza Coronavirus non riguarda soltanto l'insorgenza di nuovi casi oppure la necessità di essere sottoposti a tamponi in caso di possibili contatti con persone positive.

In queste settimane di fase 3 della gestione della pandemia, infatti, nei Comuni sono continui i controlli sulle attività commerciali, su quelle in cui si somministrano alimenti e bevande, ma anche negli stabilimenti balneari, al fine di capire se gestori, dipendenti e avventori rispettino le ordinanze vigenti e le normative di settore.

E a Pomezia la polizia locale ha provveduto a effettuare numerosi sopralluoghi. Nell'ambito di queste verifiche, cinque attività aperte al pubblico - si tratta di bar, ristoranti, pasticcerie e frutterie - si sono viste notificare un'ordinanza di chiusura a carattere temporaneo, con cinque giorni di stop forzato alle attività. Il motivo: in ognuno dei casi i dipendenti violavano l'ordinanza regionale che regola le modalità di lavoro in tempi di pandemia. In altri termini, i lavoratori non indossavano la mascherina di protezione (oppure non la indossavano correttamente); in tre dei cinque locali chiusi, poi, è stato contestato anche il mancato utilizzo dei guanti in nitrile.