Nelle scorse ore, ad Ardea, la polizia locale è riuscita a individuare i responsabili dell'abbandono dei rifiuti - poi finiti in fiamme a distanza di qualche giorno - nei pressi del cancello d'ingresso al Castrum Inui, il sito archeologico più importante della città.

In particolare, l'indagine coordinata dal comandante Sergio Ierace è scattata dopo l'incendio di ieri: in tale contesto, è stato subito scoperto che l'auto incendiata era compendio di furto e non si tratta quindi di un mezzo abbandonato. Ovviamente, sul veicolo si stanno eseguendo ulteriori riscontri al fine di risalire alla reale motivazione della sua distruzione.

L'indagine, però, ha consentito di scoprire anche che i cumuli di immondizia erano stati abbandonati lì da due famiglie non residenti ad Ardea, una di origini straniere e l'altra italiana. «Abbiamo trovato elementi inequivocabili - ha fatto sapere il comandante Ierace - sulla diretta responsabilità dell'illecito gettito dei rifiuti da parte di un nucleo familiare di origini straniere e uno di origine italiana, entrambi composti da cittadini non residenti ad Ardea che sono verosimilmente nel territorio per il periodo di riposo festivo».

Ora, dunque, scatteranno le multe in ottemperanza all'ordinanza emessa dal sindaco Savarese e saranno predisposte anche delle verifiche sulle eventuali imposte Tari evase dalle persone in questione, tutte identificate.