Arriva una prima svolta nelle indagini volte a fare luce sulla "spaccata" avvenuta alle 3 di lunedì notte a Tor San Lorenzo di Ardea ai danni di un negozio di telefonia.
In particolare, grazie ad alcuni controlli incrociati fra i dati a disposizione dei carabinieri e quelli rilevati dalla polizia locale per un incendio di rifiuti, è stata ritrovata e identificata l'auto usata come ariete per sfondare la serranda e la vetrata del locale di viale San Lorenzo, prima del furto di una ventina di smartphone.
Si tratta di una Opel Vectra distrutta dalle fiamme nei pressi del cancello d'ingresso al "Castrum Inui", di fronte alla strada che dà accesso al piazzale del "Serpentone" delle Salzare: nello specifico, i carabinieri della Compagnia di Anzio - coordinati dal loro comandante, il capitano Giulio Pisani - erano riusciti a individuare la targa dell'auto grazie a delle telecamere di videosorveglianza presenti proprio in viale San Lorenzo. In quell'occasione, i militari dell'Arma avevano scoperto che l'auto era stata rubata ad Ardea il 21 agosto e il furto era stato denunciato qualche ora dopo a Pomezia. Tra ieri e oggi, poi, la polizia locale di Ardea ha rilevato l'incendio di rifiuti avvenuto proprio nei pressi del Lido delle Salzare, trovando anche una carcassa d'auto carbonizzata. Grazie al numero di telaio ancora integro e ai dati sulla targa in possesso dei carabinieri, i dati sono stati incrociati ed è emerso che quella è proprio l'auto ariete del furto dell'altra notte.
Va comunque sottolineato, in questa sede, che gli autori dell'incendio dei rifiuti non è detto che siano gli stessi del rogo che ha distrutto la macchina, né tantomeno che siano le stesse persone identificate e sanzionate dalla Municipale quali autori dello sversamento di rifiuti nei pressi del sito archeologico.
Al netto di ciò, le indagini dei carabinieri sul furto avvenuto a Tor San Lorenzo vanno avanti senza sosta.
Una "spaccata" con l'auto ariete per rubare venti smartphone. E' questo quanto avvenuto a Tor San Lorenzo di Ardea, dove un negozio di telefonia aperto circa tre mesi fa è stato depredato nella notte, con danni inestimabili per il locale, causati proprio dallo sfondamento della serranda avvenuto - verosimilmente - con un mezzo usato come ariete.
I carabinieri della Compagnia di Anzio - agli ordini del capitano Giulio Pisani - stanno indagando per ricostruire l'accaduto: a quanto pare, i malviventi - sicuramente più d'uno - avrebbero raggiunto la zona con diversi veicoli, per poi usarne uno (forse rubato) per sfondare la serranda e commettere il furto.
La verità potrebbe arrivare dalle telecamere per la videosorveglianza della zona: il negozio, però, pare ne sia sprovvisto.
di: Francesco Marzoli