L'Autorità di garanzia per la protezione dei dati personali ha avviato un'istruttoria sulla richiesta di dati personali fatta ai cittadini di Formia che presentano la domanda di abbonamento ai parcheggi in concessione. Tutto comincia a gennaio scorso quando alcuni abbonati che hanno presentato istanza di rinnovo alla società subentrata nella gestione del servizio ossia, la K-City srl, vincitrice aggiudicataria dell'ultima gara, hanno sollevato dubbi sulla richiesta di dati coperti dalla privacy e definiti ultronei rispetto alle specifiche informazioni necessarie per l'abbonamento. Inizialmente gli autori dell'esposto avrebbero voluto depositare gli stessi quesiti, circa la legittimità dell'uso di quei dati, al responsabile privacy dell'azienda ma è risultato che questa figura in organico non esiste, di qui la necessità di porre le stesse domande all'Autorita di garanzia.


Nell'esposto c'è l'elenco delle domande «sospette». In specie: «la modulistica da riempire prevede un form per la domanda, un'autocertificazione relativa alla residenza e stato di famiglia, una informativa con richiesta di consenso da sottoscrivere, unitamente alla fotocopia del libretto di circolazione del/dei veicoli interessati e fotocopia del documento di identità. Inoltre, per alcune differenti tipologie di abbonamento, vengono richiesti altri documenti come: codice fiscale, copia del contratto di lavoro, copia certificato della Camera di Commercio; copia del contratto di affitto».
I nodi principali e contestati dagli utenti sono molteplici. Intanto «i dati necessari, già in possesso del precedente concessionario, non andavano nuovamente richiesti essendo oggetto di mera comunicazione»; inoltre «informazioni e dati cartacei richiesti ma non strettamente necessari violano il principio di minimizzazione» e non è stata fornita «nessuna garanzia di anonimizzazione e/o pseudonimizzazione delle informazioni raccolte».