Ha rischiato la vita per salvare quella di un ragazzo che aveva deciso di farla finita. E' questa la storia dell'eroe-pompiere di Formia, Danilo Marino di 39 anni, di stanza a Verona, che domenica non ci ha pensato due volte, quando ha deciso di calarsi nella furia delle acque dell'Adige dove un ragazzo di origine moldava stava annegando dopo essersi buttato da un ponte. "Ho fatto soltanto il mio lavoro", ha dichiarato il vigile del fuoco al "Corriere della Sera", ma c'è molto di più nella storia di Danilo. Il ramo a cui era assicurato si è spezzato per via della furia delle acque del fiume veronese, in piena dopo il disastro idrogeologico avvenuto in quelle zone. Il pompiere formiano si è trovato a lottare contro gorghi e rapide, per cinque ore e ben 16 chilometri trascinato dall'enorme corso d'acqua. Si è salvato soltanto grazie alla sua preparazione fisica, cosa che non aveva il ragazzo che aveva deciso di suicidarsi e di cui purtroppo non si hanno ancora tracce nonostante i disperati tentativi di salvataggio del vigile del fuoco 39enne. Danilo è stato salvato più a valle dagli uomini intervenuti in suo soccorso: "Dispiace solo non essere riuscito a salvare una vita".
La storia
Trascinato dall'Adige in piena per salvare una vita. E' pontino il pompiere-eroe
Formia - Danilo Marino, vigile del fuoco di 39 anni originario di Formia, è finito nelle acque infuriate del fiume per recuperare un ragazzo suicida