Perché i bagni della stazione ferroviaria rimango chiusi? Questo è quello che si chiedono i tanti pendolari di Cisterna da anni. I servizi igienici della stazione pontina infatti, sono inutilizzabili da tempo immemore.  Un disagio importante da sottolineare all'amministrazione comunale che dovrebbe farsi portavoce dei propri cittadini davanti al gestore del servizio, in questo caso Rfi.
Tutti i giorni dallo scalo cisternese partono e arrivano centinaia di persone. Una mole di pendolari che assiepa mattina e pomeriggio i binari dello scalo ferroviario. E se qualcuno dovesse andare al bagno? Si deve arrangiare senza troppe alternative.

Quando il treno tarda ad arrivare e non si riesce a trattenere il bisogno, il rischio di superare la decenza diventa un confine molto sottile da infrangere. Le foto a corredo dell'articolo mostrano quella che è divenuta una latrina a cielo aperto, a testimonianza che più di qualcuno, a fronte di un bisogno impellente, usa questo pertugio alle spalle del primo binario come un bagno di fortuna. Parliamo di una stazione di una città di 36 mila abitanti e francamente non può permettersi di non avere i gabinetti pubblici, specialmente per il ruolo che funge sulla linea Roma-Napoli.
Evidentemente alla stazione di Cisterna, oltre al divieto canonico di attraversare i binari, vige anche quello di poter usare il gabinetto. Una situazione però che non sembra essere unica sul territorio. Da qualche tempo infatti anche quella lo scalo di Aprilia ha le porte dei bagni serrate.