Mentre i cittadini si preoccupano per gli effetti dell'incendio di rifiuti alla Loas e la politica appare un po' addormentata, sembra essere calato uno strano silenzio sull'individuazione dei siti per i rifiuti in provincia di Latina.


Un silenzio che non sembra foriero di buone notizie per Aprilia e che potrebbe far riprendere quota al progetto presentato dalla Paguro per realizzare una discarica a La Gogna. Nella ex cava in via Savuto, acquistata nel 2016 dalla società controllata dalla Rida Ambiente, nei mesi scorsi sono state eseguite delle caratterizzazioni sui fusti che vennero interrati oltre 30 anni fa, rifiuti per i quali (non va dimenticato) la stessa Paguro si è proposta per lo smaltimento, realizzando quel deposito di rifiuti controllati sul posto che tanto assomiglierebbe a un primo passo verso la discarica. Un pericolo reale per il Comune di Aprilia, che negli ultimi tempi sembra essersi dimenticato del percorso intrapreso con l'ente di via Costa per evitare che la città possa ospitare un impianto simile.

A inizio del 2020 il presidente della provincia Carlo Medici, con la "benedizione" del sindaco Antonio Terra, aveva accelerato con forza sul progetto di costituzione di un consorzio dei comuni pontini per i rifiuti. Un consorzio che nelle intenzioni dell'amministrazione provinciale avrebbe dovuto individuare quei siti, di proprietà pubblica, dove realizzare un deposito per lo stoccaggio degli inerti (un modo più elegante per dire discarica) e due impianti di compostaggio. Un percorso che da inizio agosto ha subito un brusco stop, quasi eclissandosi al cospetto dei problemi derivati dall'incendio della Loas Italia. Un disastro di proporzioni notevoli (ancora da quantificare) che però, al di là della giusta indignazione per quanto accaduto, fa capire quanto ad oggi sia impossibile pensare di rinunciare all'impiantistica, ancora necessaria per chiudere il ciclo dei rifiuti. Un ciclo che in provincia di Latina paga l'assenza del tassello finale: appunto la discarica.


Medici e Terra, insieme all'altro sindaco civico Damiano Coletta, nei mesi scorsi hanno ribadito la volontà di realizzare un sito pubblico a maggior garanzia dei cittadini. Ma l'area va individuata e oggi - a distanza di diversi mesi da quei proclami - tutto sembra fermo. Dove sono le proposte? Quali sono le zone potenziali dove realizzare l'invaso? Dimenticare il problema, oppure declassarlo a non prioritario, è un errore che il presidente della provincia - ma soprattutto il sindaco di Aprilia - non si possono permettere di compiere. Perché rischierebbe di essere deleterio per il territorio. In assenza di un accordo tra i Comuni infatti deciderà la Regione, che da poco ha approvato il piano regionale dei rifiuti, e che a quel punto potrebbe tranquillamente rispolverare il piano della Paguro-Rida per La Gogna. E davvero nel caso si tratterebbe di un errore? O piuttosto di una sapiente regia?