Commissariato agli usi civici di Lazio, Umbria e Toscana ad accertare se i terreni di Campo Ioso siano gravati ancora dagli usi civici – che sarebbero a favore di Priverno e non di Pontinia – o meno. L'udienza sul ricorso promosso da numerosi cittadini che intendono far accertare che gli stessi sono stati liberati da ogni gravame è stata fissata per il 13 novembre. Nel mentre, il Comune di Pontinia ha deciso prudentemente di temporeggiare in attesa della pronuncia. L'analisi territoriale redatta da un perito demaniale e depositata nel 2019 al protocollo comunale indica che le aree interessate dalla variazione urbanistica che ha dato il via libera ad alcuni interventi edificatori dopo la revoca della zona rossa dovuta ai sinkhole è «di esclusiva proprietà privata» e quei terreni non risultano «gravate da diritti civici in quanto affrancati».
Tutt'altro rispetto a quanto si legge nella Certificazione generale sugli usi civici che fu trasmessa nel 1990 al Comune di Pontinia, dove si certificava che alcune porzioni territoriali risultavano interessate da usi civici.
Gli eventuali usi civici, poi, non sarebbero in favore del Comune di Pontinia, istituito soltanto negli anni Trenta, ma in favore del Comune di Priverno, cui appartenevano queste zone prima dell'istituzione della città di fondazione. Un quadro di sostanziale incertezza non solo per le amministrazioni locali, ma soprattutto per i cittadini che lì abitano o hanno delle imprese. Il Comune - con una delibera approvata di recente in Consiglio - in questa fase, sulla scorta anche della proposta del capo settore dell'Urbanistica, ha deciso di procedere con prudenza e cautela tenendo in considerazione quanto indicato nella Certificazione generale sugli usi civici trasmessa al Comune dalla Regione il 20 giugno 1990. Questo in attesa della pronuncia del Commissariato, con l'udienza in calendario per il 13 novembre.