Sono stati entrambi rinviati a giudizio i soggetti indagati all'indomani dell'incidente mortale avvenuto presso lo stabilimento Ittella di Prossedi che il 18 gennaio 2018 costò la vista a Daniele Angeletti, 47enne di Cisterna, operaio presso una ditta esterna che stava svolgendo presso lo stabilimento di via della Casaina, lungo la SS 156 dei Monti Lepini, un intervento di disinfestazione. Il giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Latina Giuseppe Cario, ha accettato infatti le richieste avanzate dalla Procura e dagli avvocati Luigi Di Mambro, Cristiano Montemagno e Umberto Maria Malandruccolo, difensori della famiglia della vittima.

Nello specifico, sono stati accusati di omicidio colposo e cooperazione in delitto colposo, un 67enne di Cisterna, Salvatore Meo, in quanto legale rappresentante della ditta appaltatrice dei lavori di controllo mensile sugli agenti infestanti presso la Ittella, nonché datore di lavoro della vittima che lavorava in nero, e un 44enne di Vibo Valentia, Giuseppe Bardari, amministratore unico della Ittella Itralt srl, committente dei lavori. I due imputati sono difesi rispettivamente dagli avvocati Francesca Apponi e Domenico Volante il primo, da Giovanni Lauretti e Simone Ranaldi il secondo. Le parti civili costituite in giudizio, nello specifico, avevano richiesto: «Il fatto di reato contestato agli imputati è da ricondurre causalmente alla loro colposa condotta posta in essere in cooperazione tra loro, così come descritto nel capo di imputazione. Infatti gli stessi hanno omesso di adottare tutte le misure necessarie a tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Non solo, gli stessi non hanno fornito adeguata informazione circa le situazioni di rischio, nel predisporre quanto necessario a garantire la sicurezza degli impianti di protezione e prevenzione connessi, sia al luogo di lavoro, sia alle attività prestate».