Nuovo atto sia ieri mattina che ieri pomeriggio in Tribunale della requisitoria del pubblico ministero Giuseppe Bontempo, titolare del fascicolo Petrus che un anno fa aveva portato complessivamente a 34 arresti. Sia la prima parte che la seconda parte dell'udienza che si è conclusa nel pomeriggio nell'aula della Corte d'Assise, sono state dedicate esclusivamente ad una analitica ricostruzione dei fatti e alle modalità con cui avveniva lo spaccio.

Dopo che il magistrato inquirente, insieme al collega Valerio De Luca, aveva ricostruito l'inchiesta parallela denominata Astice, ieri in due tranche è stata riscritta tutta l'indagine, nata a Pontinia a seguito dell'esplosione di alcuni colpi di pistola. L'episodio era avvenuto la domenica di Pasqua del 2018 e una donna aveva chiamato i carabinieri che in quella circostanza avevano fermato Angelo Petrillone. La genesi dell'inchiesta è quella.

Sia per Astice che per Petrus, sono in tutto 23 le persone che hanno scelto riti alternativi e che saranno giudice dal giudice per l'udienza preliminare Giorgia Castriota. Il magistrato inquirente ha parlato del ruolo ricoperto da Angelo Petrillone che secondo l'accusa impartiva le direttive per lo spaccio di droga all'esterno del carcere. Le accuse contestate sono quelle di cessione di sostanza stupefacente e gli accertamenti erano scattati a Pontinia dove secondo i riscontri raccolti dai carabinieri Nucleo Investigativo, si era radicata una base di spaccio: sia di cocaina che di hascisc. La pubblica accusa ha «riscritto» tutta l'inchiesta condotta dai carabinieri insieme al personale della polizia penitenziaria. Dalle indagini è emerso che la droga entrava in carcere grazie alla compiacenza di alcuni agenti della polizia penitenziaria che hanno venduto la propria funzione, tra cui un pubblico ufficiale accusato di corruzione e che riceveva da Riccardo Petrillone - come è stato documentato dagli stessi investigatori - lo stupefacente da portare al padre Angelo. In una occasione, durante un'ora d'aria era stata documentata una cessione.