Confermati gli arresti domiciliari per Roberta Di Calisto, la cinquantasettenne di Minturno arrestata la scorsa settimana dai Carabinieri della stazione di Scauri. Ieri mattina la donna, assistita dal proprio legale Roberto Palermo (che difende l'indagata insieme all'avvocato Pasquale Cardillo Cupo), è stata sottoposta all'interrogatorio di convalida da parte del Gip Salvatore Scalera, che ha concesso gli arresti domiciliari nel suo alloggio popolare di via Piedimuro a Minturno centro.

Il Pm Marra aveva chiesto la custodia cautelare, mentre l'avvocato Palermo ha chiesto una misura meno afflittiva. Il magistrato ha quindi convalidato l'arresto e disposto gli arresti domiciliari. Come si ricorderà la donna, venerdì scorso, fu arrestata dai Carabinieri di Scauri, i quali piombarono all'interno della sua abitazione. In seguito alla perquisizione i militari hanno rinvenuto 74 grammi di cocaina, 54 grammi di hashish, 77 grammi di mannite, la sostanza utilizzata per il taglio della sostanza stupefacente e materiale utile al confezionamento. Gli investigatori hanno sequestrato tutto il materiale ed anche le telecamere esterne che erano state installate all'esterno dell'alloggio popolare.

La cinquantasettenne, che ieri era presente nell'aula del Tribunale di Cassino, già si trovava ai domiciliari, disposti dall'autorità giudiziaria in attesa dell'interrogatorio di convalida. La Di Calisto era stata già arrestata nel febbraio scorso, insieme al marito, dai Carabinieri della stazione di Minturno, i quali operarono insieme ai militari del Nucleo Mobile della Compagnia della Guardia di Finanza di Formia e delle unità cinofile delle Fiamme Gialle. In quella circostanza gli investigatori sequestrarono una pistola Beretta modello 70 calibro 7,65, completa di quattro cartucce nel caricatore, 84,4 grammi di cocaina, 136,4 di hascisc e 6,8 grammi di marijuana. Le indagini dei Carabinieri, comunque, continuano ad ampio raggio, soprattutto per accertare i vari assuntori che si recavano in casa della donna per acquistare la sostanza stupefacente. E a tal proposito i militari già avrebbero raccolto importanti elementi.