L'inchiesta sull'omicidio di Selavdi Shehaj - il 38enne albanese freddato con due colpi di pistola sulla spiaggia di Torvajanica (Pomezia), è finita nelle mani dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e vede come ipotesi di reato l'omicidio volontario.

Infatti, dopo i primi accertamenti coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri, l'inchiesta è passata alla Direzione Distrettuale Antimafia, con il procuratore aggiunto Ilaria Calò che sta coordinando le indagini delegate ai carabinieri di Pomezia.

L'attenzione della DDA sul delitto di Torvajanica, dunque, fa intendere come l'attenzione degli inquirenti sia altissima rispetto a quanto accaduto l'altro giorno: un tentativo di omicidio - poi divenuto tale dopo due giorni - in spiaggia e vicino a decine di bagnanti, ha dinamiche particolari che meritano di essere messe sotto stretto controllo da parte delle articolazioni giudiziarie dello Stato.

E anche le forze dell'ordine, in special modo i carabinieri, hanno mobilitato i reparti "speciali": subito dopo gli spari, infatti, i militari del Nucleo investigativo di Frascati (diretti dal tenente colonnello Ugo Floccher) hanno eseguito importanti accertamenti sul luogo del delitto, alla presenza del comandante del Gruppo frascatano, il colonnello Salvatore Sauco.

Chiaramente, dai minuti successivi al delitto, il neo comandante dei carabinieri della Compagnia di Pomezia - il capitano Marcello Pezzi -, il comandante del Nucleo operativo e radiomobile - il tenente Martina Botti - e il comandante della Stazione di Torvajanica - il maresciallo Luigi Notari - hanno coordinato tutte le forze a disposizione per cercare l'autore degli spari esplosi in pieno giorno e sotto agli occhi dei bagnanti, ma anche il suo complice.

Arrivati a bordo di uno scooter sul Lungomare delle Sirene, i due sicari si sono fermati all'esterno dello stabilimento "Bora Bora", vicino al passaggio a mare numero 32: uno di loro è rimasto accanto al mezzo di trasporto e l'altro, ossia il killer, si è avvicinato alla vittima con passo svelto. Giunto nelle vicinanze del fosso, ha individuato Selavdi Shehaj in costume e ha sparato alle sue spalle: due colpi secchi, precisi, andati a segno, col 38enne albanese che è subito caduto a terra.

Mentre il rumore degli spari e la presenza dell'uomo ferito hanno richiamato le persone presenti, il killer è scappato via correndo e, una volta raggiunto il complice, è salito sullo scooter.

Insieme, i due malviventi sono fuggiti verso una destinazione al momento ignota.

Chiaramente, oltre ai posti di controllo e alle indagini sul territorio, i carabinieri hanno subito disposto l'acquisizione di tutti i filmati degli impianti di videosorveglianza presenti nella zona del lungomare pometino: l'obiettivo è quello di raccogliere elementi utili a identificare sia il mezzo utilizzato che i due sicari, fattivamente ricercati anche in queste ore senza alcun tipo di sosta.

Gli spari esplosi sulla spiaggia di Torvajanica domenica mattina non sono più un tentato omicidio. 

Nelle scorse ore, infatti, Selavdi Shehaj, il cittadino albanese rimasto gravemente ferito a causa dei due colpi di pistola esplosi alle sue spalle mentre era in spiaggia nei pressi del canale attiguo allo stabilimento "Bora Bora" è morto nell'ospedale "San Camillo" di Roma.

Le ferite riportate dal 38enne erano troppo gravi: nonostante i due interventi chirurgici effettuati nel giro di poche ore e il rischio di veder paralizzate braccia e gambe, non c'è stato nulla da fare per salvare la vita dell'uomo.

Allo stato attuale, dunque, le indagini condotte dai carabinieri di Pomezia sono per l'ipotesi di reato di omicidio volontario.

Resta ancora un mistero il movente di quella che ora si è trasformata in una tremenda esecuzione. 

di: La Redazione

Arrivano i primi risvolti in merito al tentato omicidio avvenuto nella tarda mattinata di oggi nella spiaggia di Torvajanica, a Pomezia. Stando ai primi rilievi dei carabinieri, erano le 10.50 circa quando due uomini, a bordo di uno scooter, hanno parcheggiato il mezzo nei pressi dello stabilimento Bora Bora.

Uno dei due è rimasto vicino alla moto mentre un altro ha raggiunto la vittima, un cittadino albanese che in quel momento era in spiaggia, e gli ha sparato. Dopo aver esploso i colpi - ancora non è chiaro quanti - l'aggressore è tornato di corsa dal suo complice per fuggire via.

La vittima è stata trasportata in eliambulanza all'ospedale San Camillo di Roma, dove è ricoverato in condizioni serie, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Sul posto i carabinieri della Compagnia di Pomezia, diretta dal neo comandate, il capitano Marcello Pezzi, i militari della Stazione di Torvajanica e il Nucleo Investigativo di Frascati diretto dal tenente colonnello Ugo Floccher

di: Jacopo Peruzzo

Tentato omicidio, nella tarda mattinata di oggi, a Torvajanica. I fatti sono avvenuti vicino al canale poco distante dallo stabilimento Bora Bora. 

La vittima era in spiaggia quando è stato raggiunto il suo aggressore, che munito di un'arma da fuoco gli ha sparato per poi dileguarsi. La vittima, in gravissime condizioni, è stata soccorsa da un'eliambulanza e trasportata in ospedale.

Sul caso, la cui dinamica è ancora tutta da chiarire, stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Pomezia.

di: Jacopo Peruzzo