Ha patteggiato la pena di tre anni e otto mesi di reclusione davanti al giudice del Tribunale di Latina Giorgia Castriota. E' la sentenza emessa ieri nei confronti di un ragazzo di 29 anni nato a Latina che al volante di una Lancia Y, nell'agosto del 2018 mentre guidava sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, ha investito e ucciso un indiano che era in sella ad una bicicletta e stava andando al lavoro.
Il dramma si era consumato all'alba, mentre il 29enne stava tornando a casa dopo aver partecipato ad una festa insieme ad una ragazza e il ciclista indiano stava andando al lavoro insieme a dei connazionali.
L'incidente stradale era avvenuto sulla Migliara 45, a poca distanza da Borgo Grappa e dallo svincolo per la strada regionale Pontina. Secondo quanto sostenuto dal pm, il giovane percorreva ad una velocità sostenuta la strada costeggiata da diverse abitazioni e in alcuni tratti anche molto dissestata e stretta e dopo aver superato un ciclista, nella fase di rientro era entrato in collisione con la bici su cui cera in sella  un bracciante agricolo morto sul colpo.

La dinamica dell'incidente stradale era stata rilevata dagli agenti della polizia stradale di Terracina, gli investigatori diretti dal comandante Giuliano Trillò, avevano ricostruito la dinamica della tragedia.
Il ragazzo si era pentito per quello che aveva fatto e aveva scritto anche una lettera molto toccante al nostro giornale. «Che la mia storia sia di esempio, pur avendone già ascoltate molte - scrive - perchè è quasi la triste quotidianità, eppure, per qualche ragione non si comprende mai la lezione fino a quando ti risvegli il giorno dopo con delle sensazioni e delle emozioni atrocemente indescrivibili». L'imputato è difeso dall'avvocato Simona Verdesca Zain