"Ladro di polli" che mette a segno un furto in una nota cornetteria-gelateria di Minturno per una trentina di euro, ma dimentica nel locale accendino e sigarette. Forse avrebbe potuto far parte della banda del film "I soliti ignoti", che sfondarono una parete per ritrovarsi nella cucina dello stesso appartamento, il non proprio esperto ladruncolo che ha "violato" la finestra dell'esercizio commerciale "Il Paradiso del dolce", situato in via Luigi Cadorna, di fronte allo stadio Caracciolo Carafa- Rolando Conte. Un "colpo" non proprio da maestro, che ha suscitato anche il commento ironico su facebook del titolare dell'attività, Raffaele Mone, il quale ha pubblicato anche la foto delle sigarette e l'accendino dimenticati. Rivolgendosi all'"Arsenio Lupin de noantri", il proprietario del locale ha scritto: «Ci tengo ad avvisare a sto ladruncolo di quattro spicci che è entrato nel mio negozio per rubarsi quei venti-trenta euro, spicci che erano in cassa, che ha dimenticato sigarette ed accendino».

Una frase che ha suscitato la reazione di tanti sui social, che non hanno mancato di esprimere qualche giudizio particolare all'autore di un furto che ha fatto sorridere anche il proprietario. «Il ladruncolo - ha affermato Raffaele Mone - ha forzato la finestra laterale del laboratorio ed è entrato nel locale, nella speranza di trovare chissà cosa. Tra l'altro, in questi giorni, l'esercizio è chiuso per ferie e quindi non si riesce a capire cosa pensava di trovare. Ieri mattina sono entrato nel locale ed ho notato la finestra forzata e le sigarette e l'accendino lasciati all'interno. Ho poi effettuato una serie di controlli ed ho notato che aveva portato via solo quei pochi spiccioli che avevo lasciato nel negozio. Soltanto che nella sua inutile ricerca di altra roba da rubare, si è dimenticato di prendere un pacchetto di sigarette e un accendino che aveva sullo sfondo l'immagine di Roma. Che cosa debbo dire di fronte ad un'azione del genere? Non credo ci sia da aggiungere altro, in quanto il gesto si commenta da sé».

Un ladro fumatore, ma un po' distratto, che forse si è ricordato di aver lasciato delle tracce solo quando era fuggito dal locale con il non proprio sostanzioso malloppo. Una vicenda che se da una parte fa sorridere per il "colpo del secolo", dall'altra deve far riflettere per il gesto messo in atto da un balordo o da un tossico che penetra in un locale per qualche decina di euro, parte dei quali gli serviranno per andare a ricomprare le sigarette e l'accendino. Qualche buontempone ha consigliato allo sconosciuto che se, in futuro, volesse continuare a mettere a segno dei colpi, sarebbe opportuno che lasciasse le sigarette a casa.