Aveva perso la testa per lei. La scintilla che poi si è trasformata in un tormento, era scattata in occasione di una mostra. La scusa da parte sua era stata quella di consegnare delle fotografie che aveva scattato alle sue opere ma poi per lei, una giovane e apprezzata pittrice pontina di 36 anni, era iniziato l'inferno. Ieri mattina è stata confermata dai giudici della prima sezione della Corte d'Appello di Roma, la sentenza di sei mesi di reclusione del Tribunale di Latina.

Sul banco degli imputati nella veste di stalker un insospettabile insegnante di 71 anni ora in pensione e come parte offesa una artista particolarmente apprezzata nel mondo musicale romano e conosciuta anche all'estero. In poche settimane si era ritrovata a vivere un incubo dove non sembrava esserci via d'uscita fino a quando non ha presentato una denuncia. Sul registro degli indagati è finito un pensionato, condannato un anno fa dal giudice monocratico del Tribunale di Latina Enrica Villani. La gentilezza del pensionato nel giro di poco tempo, a partire dal marzo del 2018, si è trasformata in una ossessione. Nella denuncia che era stata presentata sono finiti gli appostamenti, i pedinamenti e infine i messaggi inviati sul cellulare della donna che hanno rappresentato una prova.

Dopo un primo incontro per la consegna delle foto, l'insegnante non si è dato per vinto e ha inviato messaggi all'inizio dal tono poetico e a seguire soffocanti che hanno costretto la donna a cambiare le sue abitudini di vita e a presentare una denuncia al Comando Provinciale dei carabinieri di Latina che hanno indagato a piede libero l'anziano, sottoposto anche ad un provvedimento di divieto di avvicinamento alla parte offesa come richiesto dal pm Valerio De Luca e firmato dal giudice Giorgia Castriota. La giovane pittrice pontina che si è costituita parte civile ed è assistita dall'avvocato Daniele La Salvia, si è ritrovata quel signore che all'inizio era molto distinto e galante, ovunque: dal supermercato mentre era in fila alla cassa, a quando usciva dalla suo laboratorio ed è proprio in quell'occasione che la donna ha chiesto aiuto ai carabinieri che l'hanno scortata.