Pneumatici accatastati e quindi smaltiti illecitamente, che hanno acceso i riflettori su possibili collaborazioni illecite tra aziende del settore, e anche una cassaforte, apparentemente provento di furto di un bancomat. Questa è soltanto una parte di quanto rinvenuto, nei giorni scorsi, dalla polizia locale di Ardea, guidata dal comandante Sergio Ierace, dopo il sequestro di un'area in via dell'Idrovora adibita a discarica abusiva a cielo aperto.
Ciò che però ha catturato l'attenzione è proprio la presenza dei numerosi pneumatici: infatti, secondo i primi rilievi, le aziende del settore che portano a sversamenti di questo tipo, finalizzati ad illeciti, sono verosimilmente collegate anche solo commercialmente tra di loro, ma hanno in comune un atteggiamento, quello di intendere porzioni della città come delle discariche.
I caschi blu non escludono inoltre che le cataste potessero essere anche oggetto di futuri incendi, come è già accaduto agli pneumatici accatastati dalle aziende nei magazzini di via Valle Caia pochi mesi fa. In tal senso, le indagini proseguono in tutte le direzioni e non si escludono ulteriori sequestri.
Ad aiutare la polizia locale ci continuano a pensare i cittadini: il sequestro dell'area, infatti, è stato il seguito di una segnalazione raccolta da un movimento ecologista, che a sua volta ha fatto scattare le verifiche dell'Arpa Lazio e in conclusione i sigilli delle cunette a ridosso del canale.
Proprio l'Agenzia regionale per la protezione ambientale ha acceso i riflettori sulla faccenda e martedì scorso ha chiesto al Comune di attivarsi "per la necessaria e propedeutica individuazione dei ‘detentori' dei rifiuti abbandonati".
Un passaggio, questo, fondamentale per poi disporre la bonifica dell'area e sanzionare eventuali trasgressori identificati.
Nel frattempo, però, per "cristallizzare" lo stato dei luoghi ed evitare ulteriori problematiche ambientali e igienico-sanitarie, ieri la polizia locale ha sequestrato l'area, chiudendo con del nastro bianco e rosso anche l'ultimo tratto di via dell'Idrovora, che già era interdetto con una barriera in cemento, spostata per sversare la spazzatura.
Insomma, se ci sono altri casi simili, la polizia locale promette che li scoverà presto.