Nuovo passo in avanti rispetto alla possibile dichiarazione dello stato di calamità naturale per la città di Nettuno.

Ieri mattina, infatti, si è riunita la Giunta comunale guidata dal sindaco Alessandro Coppola e ha approvato la richiesta da inviare alla Regione Lazio proprio per veder riconosciuto lo stato d'emergenza in seguito al tornado che ha devastato il quadrante a sud-est del centro urbano nella giornata del 27 settembre scorso.

Un atto "fondamentale"
La richiesta formalizzata dalla Giunta è fondamentale per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità e la successiva erogazione di fondi utili a risarcire sia i danni occorsi ai privati cittadini che al patrimonio pubblico.
Nelle premesse del documento, infatti, si evidenzia come pioggia, vento, mareggiate e trombe d'aria abbiano causato «ingenti danni alle strade, agli edifici, al patrimonio dell'ente, al patrimonio boschivo, ai terreni agricoli, alle aree demaniali, alle reti infrastrutturali e ai veicoli". In virtù di questo, "molti edifici pubblici e privati hanno subito danni quali danneggiamenti di infissi e lucernari, crolli di mura di cinta, danneggiamenti di tetti e terrazzi, demolizione di arredi esterni e verande, danneggiamenti degli impianti elettrici, distacchi di paramenti esterni, danni alle pavimentazioni e allagamenti interni - si legge ancora della delibera - con conseguente disfunzione delle componenti impiantistiche".

L'atto, infine, fa riferimento alle zone di Cretarossa e Tre Cancelli, visto che sono state interessate "da una serie di trombe d'aria che hanno causato danni al patrimonio pubblico e privato e lo spargimento di detriti di varia natura sulle sedi stradali, negli spazi pubblici e privati, nei fossi e nelle scoline comportando disagi alla viabilità e alle infrastrutture".

Le prospettive
Ora, dunque, la "palla" passa alla Regione Lazio: dopo l'invio della delibera di Giunta e di tutta la documentazione preliminare inviata dai cittadini entro la giornata di ieri per chiedere il risarcimento dei danni subiti, sarà l'ente guidato da Nicola Zingaretti a valutare le ragioni esposte dalla città di Nettuno ed eventualmente a dichiarare lo stato di calamità naturale, con conseguente erogazione di fondi per la riparazione dei danni. La delibera, va evidenziato, è stata inviata non solo in Regione, ma anche al Dipartimento della protezione civile e alla Città Metropolitana di Roma Capitale.

Richiesta per la dichiarazione dello stato di calamità naturale, raccolta delle informazioni rispetto ai danni subiti dai privati, studi sulla possibilità di abbassare i tributi comunali per le famiglie e le imprese messe in ginocchio dal maltempo e impegno per organizzare delle giornate "speciali" di raccolta dei rifiuti per le aree attraversate dal tornado.

Sono stati questi i punti salienti dell'incontro celebrato alle 18 di ieri in via dei Frati, nell'area di servizio della "Tamoil", con il sindaco di Nettuno Alessandro Coppola e l'assessore all'Ambiente Claudio Dell'Uomo che hanno incontrato oltre cento cittadini residenti nei dintorni e alle prese con i danni causati dalla violenta tromba d'aria che domenica pomeriggio ha sferzato il quadrante a sud-est del centro urbano.

«Vicini alla gente»
Dopo un breve discorso introduttivo dell'assessore Dell'Uomo, è stato il sindaco Coppola ha spiegare nel dettaglio quale sarà la strategia dell'amministrazione comunale.

«Sono personalmente in contatto con la Protezione civile regionale - ha esordito il sindaco -. Entro dieci giorni a partire da domenica occorre inviare alla Regione la richiesta per la dichiarazione dello stato di calamità naturale. Per questo motivo chiedo a tutti coloro che hanno subìto danni di presentare una prima documentazione per poter formulare una stima approssimativa delle problematiche. L'importante è che si chiedano risarcimenti per strutture urbanisticamente in regola. Noi vi siamo vicini e qualsiasi risorsa arriverà al Comune sarà destinata ai cittadini in difficoltà».

In tal senso, oggi sarà fornito un indirizzo e-mail su cui mandare i documenti e venerdì pomeriggio, sempre in via dei Frati, si potrà consegnare a mano il carteggio.

«Una sola raccomandazione - ha aggiunto Dell'Uomo -: non facciamo sciacallaggio. Tutti hanno diritto a vedersi risarcito il giusto in caso di riconoscimento dello stato di calamità».

I primi lavori
Mentre le famiglie stanno iniziando a ricostruire case, muri, pertinenze e quant'altro, chi sta facendo maggiormente i conti con i danni del tornado sono le attività produttive. Imprenditori e artigiani hanno subìto danni per decine di migliaia di euro e molti di loro, al momento, sono impossibilitati a lavorare. C'è dunque una corsa contro il tempo per reperire risorse e sistemare i luoghi di lavoro.

Intanto, sul fronte pubblico ieri mattina sono iniziati i lavori di sistemazione della scuola Media e dell'Infanzia di via Canducci, al fine di poter accogliere già da domani studenti e scolari.

Oggi, poi, si è intervenuto anche sulle strade ancora chiuse e sulle infrastrutture danneggiate dal vento, fra cui molti impianti della pubblica illuminazione.

di: Francesco Marzoli

Una tromba d'aria così violenta, a memoria d'uomo, non si ricorda. «Mai a Nettuno ho assistito a qualcosa di simile, è stato spaventoso» ha commentato un'anziana ultranoventenne residente nelle zone colpite dal tornado.

E in effetti i danni causati dal fenomeno atmosferico registrato attorno alle 14 di domenica scorsa sono stati gravissimi, soprattutto nella fascia compresa tra la parte iniziale del Poligono militare, la direttrice di via Canducci e via Padre Pio, fino a via dei Frati, via Mirabella, via Santa Marinella e via Silvio Spaventa. Un percorso che, in linea d'aria, è di "soli" tre chilometri e mezzo, ma che di fatto è stato devastato da un vero e proprio uragano.

Fin dalle strade interne all'Uttat - dove gli alberi sono stati abbattuti -, la conta dei danni è impietosa: ci sono famiglie e attività produttive messe in ginocchio da un'ondata di maltempo a carattere straordinario, visto che alla tromba d'aria si è aggiunto anche un violento temporale che, in pochi minuti, ha rovesciato quasi 85 millimetri di pioggia al suolo.

Centinaia, probabilmente, sono le case scoperchiate o danneggiate dal vento: c'è chi deve impermeabilizzarle, chi deve ricostruire le coperture con tegole e copertine, chi dovrà lavorare per tirare nuovamente su i muri abbattuti dalla furia delle raffiche.

In tanti si sono ritrovati nei propri giardini pezzi di verande, piante, calcinacci, guaine e altri oggetti: situazioni che, in gran parte, sono state segnalate alla polizia locale che, dalle ore successive al disastro, ha effettuato una ricognizione del territorio, raggiungendo anche le zone più colpite dalla furia del tornado su segnalazione dei cittadini.

Ingenti anche i danni per le auto: su parabrezza, finestrini e carrozzerie si sono abbattuti mattoni e altro materiale. In alcuni cortili, addirittura, la forza del vento ha portato auto, camper e roulottes capovolte.

Ore difficili anche per piccoli imprenditori e per gli artigiani: officine, capannoni, attività commerciali hanno subìto danni importanti, con i lavoratori che ora stanno trovando la forza (e le risorse) per ripartire. Decine di migliaia di euro, infatti, sono le somme che ogni titolare di attività produttive dovrà sostenere per le riparazioni

Infine, ma non certo per importanza, ci sono i danni alle infrastrutture e al patrimonio ambientale: diverse strade delle zone attigue a Cretarossa e della prima periferia sono senza pubblica illuminazione, visto che il vento ha abbattuto o danneggiato pali e impianti. Stesso discorso anche per gli impianti telefonici.

Decine, poi, sono stati gli alberi abbattuti - sia su terreno pubblico che privato -: il vento li aveva di fatto spazzati via.

di: Francesco Marzoli

Sono iniziati questa mattina, nella scuola di via Canducci, i lavori di sistemazione del tetto e delle altre parti danneggiate dal tornado che domenica pomeriggio si è abbattuto su Nettuno.

La ditta incaricata dal Comune, di buon mattino, si è presentata nel plesso che ospita la scuola Media "Andrea Sacchi" e la scuola dell'Infanzia "Fratelli Grimm" per avviare i lavori al fine di far rientrare in aula gli studenti e gli scolari già giovedì.

Nel frattempo, oggi pomeriggio, alle ore 18, il sindaco Alessandro Coppola e l'assessore all'Ambiente Claudio Dell'Uomo incontreranno i cittadini delle zone colpite dalla tromba d'aria nella zona ristoro dell'area di servizio "Tamoil" di via dei Frati.

«Abbiamo intenzione di chiedere alla protezione civile e alla Regione lo stato di calamità naturale per ottenere dei fondi che possano almeno in parte risarcire le famiglie dai danni subiti da queste intemperie - ha affermato l'assessore Dell'Uomo -. Fenomeni di una gravità tale non sono mai stati registrati prima. Vogliamo incontrare i cittadini e chiederemo loro di farci dei resoconti dei danni che hanno subito. L'amministrazione è in prima linea vicino a chi ha subìto danni. Non lasceremo solo nessuno».

di: Francesco Marzoli