Il magistrato inquirente ha richiamato l'ordinanza di custodia cautelare durante la sua requisitoria e poi è arrivato ad una conclusione con una serie di richieste di condanna che arrivano fino a 20 anni, come nel caso di Alfredo Celani, 50 anni di Latina, accusato di associazione per delinquere e traffico di droga. Il pm dell'Antimafia Giovanni Calamita ha sostenuto in aula che è provata l'associazione per delinquere dedita al traffico di stupefacenti e che ha permesso di tracciare la rotta della droga da Reggio Calabria fino all'Agro Pontino. L'analisi del magistrato in aula è partita dai riscontri raccolti in fase di indagini preliminari dai carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, sulla base di una ricostruzione investigativa dei fatti molto analitica.

Nel processo che si sta celebrando davanti al gup Domenico Armoleo, oltre a Celani, difeso dall'avvocato Falcone, sul banco degli imputati ci sono anche altri pontini, tra cui Arianna Ramiccia, difesa dall'avvocato Luca Giudetti, per lei il pm ha chiesto 18 anni e infine è stata chiesta l'assoluzione per Massimiliano Tartaglia, assistito dall'avvocato Alessia Vita. E' diverso l'iter processuale invece di Adamo Fiasco, di Sermoneta, difeso dall'avvocato Coronella che ha scelto la strada del patteggiamento, L'operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, aveva portato a contestare una serie di accuse, a partire dal vincolo associativo finalizzato alla coltivazione, detenzione, trasporto e cessione di grandi quantità di marijuana.

Tra gli elementi raccolti e che hanno avuto un peso nella richiesta del magistrato, c'è soprattutto un sequestro di tre chili di marijuana che risale al maggio del 2018 quando in quel caso due corrieri romani erano stati arrestati al termine di un incontro proprio con Celani, ritenuto dagli inquirenti il punto di riferimento nel capoluogo. Sempre secondo l'accusa  al vertice del sodalizio c'era Michele Carabetta, 28 anni, nato a Locri e rintracciato quando è stato eseguito il provvedimento in Germania, considerato un personaggio di una elevata caratura criminale. Nelle carte dell'inchiesta il giudice aveva sottolineato l'importanza della filiera e l'individuazione di canali di distribuzione stabili.