Un cucciolo di delfino è stato trovato morto sulla spiaggia di Lido dei Pini, ad Anzio, nei pressi dello stabilimento balneare "La Boa": a trovarlo è stato un cittadino di Albano Laziale che, approfittando della bella giornata di sole, si era recato in spiaggia con il suo cane.
Vista la carcassa è subito scattata la segnalazione alle autorità competenti, con la Guardia costiera che ha avvisato il veterinario della Asl Roma 6, il dottor Luigi De Gregorio. Proprio lui, insieme al biologo e referente del Centro Studi Cetacei nel Lazio, Valerio Manfrini, ha raggiunto l'arenile.
Manfrini e il veterinario, quindi, hanno effettuato i rilievi di rito sull'animale e preso le biometrie: «Si tratta - ha spiegato proprio Manfrini - di un esemplare di stenella striata di un metro di lunghezza, una specie che fa parte della normale cetofauna del Mediterraneo. Alla nascita questa specie misura 90 centimetri, o poco più, pertanto è un cucciolo nato da poco. Era in avanzato stato di decomposizione e presentava due ferite da morso nell'area golare e genitale: quest'ultima era stata asportata, pertanto non è stato possibile risalire al sesso dell'animale. Questi due morsi quasi sicuramente sono stati inferti dopo la morte del cucciolo».
Il biologo Manfrini ha poi voluto specificare altri aspetti del ritrovamento: «I cuccioli di cetacei possono morire per varie cause, la più probabile delle quali è che le madri muoiano e di conseguenza senza il loro latte e protezione essi vanno incontro a morte certa. L'esemplare di oggi - ha concluso Manfrini - è il 19esimo spiaggiato sulla costa laziale dall'inizio dell'anno. Da molti anni inserisco, sul data base GeoCetus del Centro Studi Cetacei, gli spiaggiamenti di cetacei che si verificano nel Lazio e questo numero è in linea con gli spiaggiamenti degli ultimi 3/4 anni, ovviamente considerando lo stesso intervallo di tempo».
Al termine dei rilievi, la carcassa è stata messa a disposizione di una ditta autorizzata per lo smaltimento.