I giudici sono in riserva. Ci vorranno i prossimi giorni per conoscere quello che decideranno i magistrati del Tribunale del Riesame di Roma, presidente Cinzia Paraporo che hanno analizzato le posizioni di alcuni indagati che hanno impugnato il provvedimento restrittivo. Tra i ricorsi che sono stati discussi ieri quello di Thomas Iannotta, Pasquale Pirolo, Stefano Altobelli, Luigi De Gregoris, Pio Taiani. Le difese hanno puntato sui gravi indizi e sulle esigenze cautelari, probabilmente oggi o al massimo domani si conoscerà l'esito della decisione.

L'inchiesta dei pubblici ministeri Luigia Spinelli, Claudio De Lazzaro, Corrado Fasanelli e Barbara Zuin, coordinati dal Procuratore Aggiunto dell'Antimafia Ilaria Calò, ha portato lo scorso 16 settembre a undici arresti per diversi reati, a partire dall' associazione per delinquere con l'aggravante del metodo mafioso. A vario titolo nei confronti degli indagati vengono contestati anche reati di natura tributaria e nel caso degli investigatori infedeli anche la rivelazione di segreto d'ufficio. Si sono messi al servizio di Luciano Iannotta - hanno sostenuto i pm - per aiutarlo nell'individuare alcune persone che si erano rese responsabili della truffa di 600mila euro per la finta tangente.

Tra meno di una settimana invece il 14 ottobre sarà discusso il ricorso dell'imprenditore di Sonnino, ritenuto al vertice del sodalizio e stratega come lo ha definito il gip dell'associazione. Sempre lo stesso giorno saranno prese in esame anche le posizioni degli investigatori infedeli sottoposti agli arresti domiciliari: il colonnello dei carabinieri Alessandro Sessa e il luogotenente dei carabinieri Michele Carfora Lettieri.
I due uomini dell'Arma in sede di interrogatorio di garanzia davanti al giudice, avevano risposto cercando di chiarire la posizione, nel caso di Carfora Lettieri, il luogotenente aveva ammesso di aver consultato lo Sdi (la banca dati delle forze dell'ordine), ma che in cambio non ha ricevuto alcuna utilità. Una versione opposta alla tesi investigativa che in questo caso si fonda anche su intercettazioni telefoniche e ambientali.