Anche il secondo cancello che chiude l'accesso al Borgo di Pratica di Mare va rimosso. E la società proprietaria di gran parte degli immobili del Borgo dovrà farlo entro il prossimo 16 ottobre. Dopodiché, in caso di inottemperanza, il Comune interverrà in danno della società come avvenuto in occasione della rimozione del primo cancello.

Lo si evince da una nuova ordinanza che il dirigente all'Urbanistica del Comune di Pomezia, Vincenzo Rosario Robusto, ha firmato nelle scorse ore dopo che il Tar del Lazio ha ribadito - con propria ordinanza - la validità dei precedenti atti non concedendo la sospensiva della loro efficacia alla società, che invece aveva chiesto lo stop dei provvedimenti con un ricorso.

Tra l'altro, la nuova ordinanza non prevede soltanto la rimozione del cancello con conseguente riapertura del Borgo: «All'avvenuta rimozione del cancello e alla successiva apertura degli spazi pubblici - si legge nell'ordinanza -, si prescrive di adoperarsi a mettere in atto tutti gli interventi indifferibili e urgenti derivanti da situazioni di degrado presenti sulle cortine di facciata e sulle coperture degli immobili di proprietà della società e responsabili in solido, mettendo in sicurezza l'intera area a salvaguardia della pubblica e privata incolumità, previa autorizzazione».

Insomma, la vicenda tra qualche giorno vedrà un nuovo capitolo. Nel frattempo, il sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà ha commentato la recente decisione del Tar del Lazio: «Tutta la documentazione prodotta dal Comune ha resistito alle contestazioni della società, segno della bontà del nostro operato, indubbiamente riconosciuta fino a oggi nelle fasi del giudizio. Nelle prossime ore daremo corso a tutte le azioni più opportune».