Il rilevatore di infrazioni al semaforo dell'incrocio tra Corso Italia e via della Stazione sta facendo strage tra gli automobilisti. E i diretti interessati sono furiosi. Oltre agli importi da pagare, in alcuni casi è previsto anche il taglio dei punti alla patente.

A Fondi da giorni è un tam tam di lamentele per i verbali che arrivano, anche più di uno, via posta a casa a chi commette una violazione a quell'incrocio: l'impianto rileva sia il superamento della linea d'arresto orizzontale, sia il passaggio con il rosso. Ma se su quest'ultima contestazione ben pochi hanno da ridire (e ci mancherebbe altro), sul superamento della linea d'arresto ci sono malumori. Cuore della contestazione, sembrerebbe, l'esistenza, sulla strada, di una vecchia linea d'arresto più avanzata dell'attuale, che non sarebbe del tutto stata cancellata, e questo confonderebbe i conducenti. Il tema è sentito, anche qualche politico pare si sia improvvisato vigile urbano gridando all'esagerazione.

Ad ogni modo circola un modulo online, disponibile sulla pagina "Fondi: segnalazioni e denunce pubbliche", in cui si propone di chiedere l'annullamento in autotutela di ogni singolo verbale citando l'articolo 144 del Codice della Strada che prevede, tra le altre cose, che «I segnali orizzontali quando non siano più rispondenti allo scopo per il quale sono stati eseguiti, devono essere rimossi o sverniciati».

Ma cosa ne dice la polizia locale di tutta questa bagarre? Lo abbiamo chiesto al comandante Giuseppe Acquaro. Il quale dice subito che quel rilevatore è a regola d'arte e non ci sarà alcun annullamento in autotutela dei verbali. «Chi ritiene ha diritto a fare ricorso» dice «e poi deciderà un giudice come previsto dalla legge». Quanto alla linea d'arresto: «Quel semaforo è lì da 30 anni, noi abbiamo arretrato la linea per un fatto tecnico, consentire la manovra ai mezzi pesanti, pullman, che non avevano il raggio di manovra. Rifacendo la segnaletica orizzontale, abbiamo proceduto a cancellare la vecchia ma questa, come spesso capita, col tempo ricompare. Proprio per evitare confusione abbiamo tarato l'apparecchiatura affinché non scatti appena una ruota esce dalla linea, bensì tutta la vettura. L'infrazione scatta quando si è usciti del tutto dalla linea d'arresto. E passare col rosso e superare la linea di arresto sono violazioni previste dal Codice, rilevarne una e non l'altra sarebbe un'omissione d'atti d'ufficio».

Acquaro tiene anche a sfatare la fake news che individua la tempistica dell'arrivo delle multe coincidente con il dopo voto. «Il servizio è partito tra fine luglio e inizio agosto» conclude il capo dei vigili, «il tempo di postalizzare, servizio che facciamo da noi e non con privati, ed ecco spiegate le tempistiche. Chiedo piuttosto ai cittadini di rispettare il Codice della Strada, come farebbero a Milano, dove sono sicuro non troverebbero mai un vigile disposto a chiudere un occhio».