Far fronte alla carenza di bus e autisti per il trasporto pubblico in orario scolastico ricorrendo a mezzi e personale privato fermo da tempo per il blocco imposto alle gite scolastiche e per il freno che si sta registrando per il settore turismo. E' questa, di fatto, la proposta avanzata da Maenza e per la precisione da Giulio Scognamiglio, tour operator di professione con 31 anni di esperienza nel settore. Mentre le nuove regole imposte dall'ultimo decreto governativo impongono ulteriori restrizioni per frenare l'avanzata del Covid-19 e la provincia di Latina era stata già messa sotto attenzione dalla Regione Lazio con la precedente ordinanza dell'8 ottobre, il problema maggiore sul fronte degli assembramenti e della difficoltà a mantenere il distanziamento sociale continua a registrarsi nel trasporto pubblico, in particolar modo quello scolastico. «I trasporti per le attività scolastiche sono una grave criticità e il turismo è fermo - spiega Scognamiglio -. Sarebbe dunque il caso di unire i due settori rendendoli entrambi produttivi. Creare quindi linee funzionali alle attività scolastiche con i bus turistici fermi e al collasso economico per mancanza di attività. Utilizzare, insomma, le agenzie della prossimità scolastica per programmare linee scaglionate a intervalli di 15 minuti. Ho in prima persona, e abbiamo fatto come categoria di tour operator, spostato milioni di persone nel mondo con voli, navi e trasferimenti in condizioni di varia natura. Io per questo servizio mi offro gratuitamente».
L'idea da proporre al Ministero dell'Istruzione è di creare delle tessere ad hoc per tutti gli studenti: «E in meno di una settimana spostiamo la mobilità scolastica su una linea parallela garantita ridando vita a settori fermi. In un giorno un solo malato in terapia intensiva costa più che spostare mille studenti».