Due rapine a pochi giorni di distanza l'una dall'altra, e tra l'altro, anche a poca distanza dalla sua abitazione. Oggi in Tribunale a Latina, di fronte al giudice Mario La Rosa, è comparso per essere processato per rapina a mano armata, il 51enne Massimiliano Vernini. Difeso dall'avvocato Ernesto Renzi, doveva rispondere della rapina messa a segno al McDonald's di via Mascagni a fine novembre e di quella, due settimane dopo, presso l'ambulatorio veterinario del dottor Lax, in via Moro. La difesa ha chiesto e ottenuto di riunire i due procedimenti e ha anche chiesto, e ottenuto, che il processo si svolgesse con il rito alternativo abbreviato.

La pubblica accusa aveva chiesto una pena a sei anni e sette mesi - già comprensiva dello "sconto" garantito dal rito che evita il dibattimento in aula - che tenesse conto tra le altre cose, del fatto che l'imputato non solo avesse, nel caso del colpo al veterinario, minacciato il medico infilando una mano in tasca simulando la presenza di una pistola, ma anche del fatto che l'altro colpo, fosse avvenuto di notte e quindi la vittima fosse in una circostanza di minorata capacità di difesa. L'avvocato Renzi ha sostenuto, trovando d'accordo il giudice, che la mano in tasca di per sé non poteva rappresentare una minaccia e ha così ottenuto la derubricazione di uno dei capi di imputazione in furto. Alla fine Vernini è stato condannato a 4 anni e 10 mesi di reclusione.