«Con la prima ondata delle infezioni Covid, trovandosi anche impreparato, il sistema sanitario nazionale rappresentato sul territorio dalle Asl, ha annullato quasi completamente il diritto alla salute dei pazienti non Covid, bloccando interventi chirurgici programmati, visite ambulatoriali, libera professione intramoenia, e di fatto lasciando migliaia di pazienti per mesi ad una autogestione delle proprie malattie».

La riflessione nel cuore di un sistema sanitario duramente sotto pressione in questo periodo arriva dal sindacato dei medici dirigenti ANAOO Asl Latina per voce del segretario aziendale Giuseppe Potente.

«Adesso non può più essere così - spiega Potente - riprendiamo in mano la nostra Costituzione, articolo 32; la salute è un diritto e le Asl esistono esclusivamente affinché attraverso i finanziamenti delle regioni garantiscano tale diritto a tutti coloro che chiedono cura e salute. E' necessario subito organizzare e definire con estrema precisione percorsi assistenziali e terapeutici dei pazienti Covid ma anche dei pazienti non Covid, garantendo ad entrambi tutto quello che serve alla loro cura. Attenzione a chiudere sale operatorie, ambulatori specialistici, libera professione intramoenia perché questo significherebbe abbandonare ancora una volta la cura dei pazienti non Covid. Il sistema sanitario nazionale si doveva preparare ad una gestione completa del diritto alla salute, memore di quanto accaduto a marzo 2020, e se non si è preparato (colpa gravissima) lo faccia adesso e subito. Il sindacato ANAAO resterà vigile su tutto ciò, anche perché centinaia di medici specialisti devono continuare a seguire i loro pazienti e non possono essere utilizzati nei reparti Covid, dove ci deve essere personale medico dedicato e soprattutto formato (difficile comprendere come si possano mandare nei reparti covid specialisti di discipline mediche o chirurgiche che si occupano e hanno esperienza di altre tipologie di malattie). Auspico che la Asl e la regione Lazio lavorino in questa direzione, in caso contrario noi siamo pronti a dare battaglia».

Il sindacato conclude con un dato estremamente significativo: «Per tutto il 2019, quando il Covid non esisteva, la Asl di Latina ha registrato 150mila accessi di pronto soccorso. I pazienti covid dall'inizio della pandemia, quindi a marzo 2020, sono meno di tremila»