Si è tenuta questa mattina l'annunciata visita ufficiale all'ospedale Goretti di Latina della delegazione politica composta dal capogruppo di Forza Italia e presidente della commissione regionale sanità, Giuseppe Simeone, dal capogruppo della Lega, Angelo Tripodi, accompagnati dagli europarlamentari Matteo Adinolfi e Salòvatore De Meo e dai capigruppo comunali Alessandro Calvi e Vincenzo Valletta.

Di fatto un'ispezione per valutare se nella struttura si stia facendo tutto il possibile per gestire la seconda ondata dell'emergenza sanitaria legata al Coronavirus Covid-19. Non sono mancati momenti di tensione quando Rita Dal Piaz, alla guida della Uoc di Pronto Soccorso da due mesi e alle prese con 48 pazienti Covid - 29 da ricoverare e 20 da valutare - non ha accettato la definizione di "parcheggiati" al pronto soccorso usata da Simeone e riferita ai pazienti in attesa di una sistemazione in uno dei reparti Covid che, come noto, sono stati riattivati progressivamente dalla Asl di Latina guidata dal direttore generale Giorgio Casati che, nell'occasione odierna, aveva al suo fianco anche il direttore sanitario dell'ospedale Sergio Parrocchia. "Volevamo verificare se siamo pronti o meno per un eventuale peggioramento della situazione e constatiamo che non lo siamo pronti. Ci sarà anche impegno, programmazione ma di certo mancano i posti letto", è stato l'attacco della delegazione.

Casati, dal canto suo, ha risposto: "Siamo in emergenza ed è normale che ci siano dei disagi e che non si possano fare delle valutazioni come se fossimo davanti a gestioni ordinarie. Qui abbiamo liberato posti letto prima delle direttive regionali per farci trovare pronti, ma ci tengo a sottolineare che tattiche e strategie non possono essere formalizzate in un documento ma solo sul campo. Vi invito a farvi un giro tra i reparti". Al momento il Goretti ospita 155 pazienti Covid e ne controlla 2.239 dagli isolamenti a domicilio.