Inizierà il 23 dicembre il processo per S.M., queste le sue iniziali, classe 1991, rinviato a giudizio dal giudice del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese per stalking. L'imputato è difeso dall'avvocato Giovanni Codastefano. Nei confronti del 29enne, il pubblico ministero Martina Taglione aveva contestato diverse condotte aggressive all'indirizzo della ex fidanzata a partire da una serie di maltrattamenti con condotte sempre più violente e una forte gelosia, «amplificate anche dall'uso di droghe», hanno contestato gli inquirenti nel capo di imputazione.
L'atteggiamento dell'uomo era stato sempre più violento e minaccioso, a partire ad esempio anche da una serie di divieti che ha imposto alla donna: non doveva frequentare le amiche e se la donna si ribellava e non rispettava gli ordini - hanno sostenuto gli investigatori - erano botte. In una occasione, S.M. ha colpito la ex con un calcio sul volto mentre era sdraiata a letto e in un'altra circostanza invece, senza alcun motivo, ha lanciato all'indirizzo della donna una tazzina di caffè caldo che la donna gli portava a letto ogni mattina. Un altro episodio che la vittima ha sottolineato nella denuncia, riguarda anche un controllo costante dei comportamenti lontano da casa da parte del 29enne. In una circostanza si era presentato al lavoro per verificare di persona che si attenesse al divieto di parlare con altre persone, tra cui anche il suo datore di lavoro. In aula nel corso dell'udienza preliminare la pubblica accusa ha chiesto il rinvio a giudizio mentre la difesa ha chiesto il non luogo a procedere e alla fine la decisione del magistrato che ha deciso che l'uomo dovrà essere processato. Il via tra poco più di un mese.