In alcuni momenti della deposizione le lacrime hanno preso il sopravvento. Ha pianto quando ha raccontato quello che accadeva in casa, tra le mura domestiche. Suo figlio, un uomo che ha 42 anni, non lo riconosceva più e non è riuscita a spiegare il motivo di un cambiamento di carattere così repentino. In aula davanti al giudice per le indagini preliminari Mario La Rosa e al pm Martina Taglione, ieri si è svolto un incidente probatorio per cristallizzare e blindare la deposizione di una madre, una donna di 73 anni, vittima dei maltrattamenti subiti dal figlio, residente vicino Latina. Nei confronti dell'indagato la Procura ha disposto l'allontanamento dalla casa familiare e ieri è stata raccolta la testimonianza dell'anziana che servirà come prova per il processo. In aula la madre dell'uomo ha spiegato che il figlio nell'ultimo periodo era diventato diverso e ha aggiunto che non è escluso anche che la sua condotta sia stata condizionata dalla moglie con cui a quanto pare i rapporti non sono idilliaci.
I fatti contestati sono avvenuti la scorsa estate e hanno portato anche alla richiesta di una misura restrittiva per tutelare la vittima di questa storia, l'ennesima che si consuma tra le mura domestiche. E il gip ha accolto la richiesta firmando un provvedimento: la donna infatti viveva nella stessa abitazione insieme al figlio, alla moglie e ai nipoti. Secondo quanto riportato nella denuncia, i comportamenti dell'uomo sono stati aggressivi non soltanto sotto il profilo verbale ma in una circostanza anche fisico, quando l'anziana ha riferito agli investigatori di essere stata afferrata per un braccio.