"La situazione di sovraffollamento dei PS è nota a tutti, ma presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale Goretti, non viene messa a repentaglio la salute degli operatori che lavorano in sicurezza, c'è infatti una netta distinzione tra aree Covid e non Covid". Così la Asl di Latina, tramite una nota ufficiale firmata dal direttore del Pronto Soccorso Rita Dal Piaz e dal direttore di Professioni Sanitarie - Dipartimento Rete Ospedaliera Roberta Biaggi, rassicura sull'attenzione posta dall'azienda nei confronti degli operatori sanitari.

"Nelle aree Covid gli operatori accedono dopo aver indossato tutti i DPI idonei nelle zone adibite alla vestizione e quando escono dall'area Covid utilizzano le aree dedicate alla svestizione - prosegue la nota - Sicuramente il carico di lavoro in queste circostanze è gravoso, ma sono encomiabili  professionalità e spirito di abnegazione di tutti gli operatori nel prestare le cure a tutti i pazienti. L'Azienda sta operando in maniera continuativa  nell‘assunzione di personale per rinforzare gli organici". 

Servono misure straordinarie ed immediate prima che il pronto soccorso, con tutto il sistema sanitario, imploda insieme a pazienti ed operatori. E' l'appello dei "Team leaders" o capi turno (in rappresentanza di tutto il personale infermieristico del pronto soccorso del Santa Maria Goretti) rivolto, con tanto di richiesta scritta, al responsabile del pronto soccorso stesso, Sergio Parrocchia, e al direttore generale della Asl, Giorgio Casati.

L'incontenibile afflusso di malati Covid al pronto soccorso rende ormai insostenibile le condizioni di lavoro. Il numero di pazienti positivi che sostano all'interno della struttura di primo intervento, quotidianamente, supera abbondantemente le cinquanta unità. Troppi. Troppi malati di Coronavirus in uno spazio non idoneo per permettere agli infermieri di difendersi dal contagio.

Il sovraffollamento di persone positive all'interno del pronto soccorso mette a rischio la sicurezza degli operatori: sono sempre di meno quelli che riescono ad evitare il contagio. Le cosiddette "zone pulite" non esistono più e, di conseguenza, diventa inutile per gli infermieri il sistema di vestizione-svestizione (che di regola va eseguito ogni due ore, al massimo) per sfuggire all'attacco del virus: il Covid ormai circola ovunque, in ogni angolo del pronto soccorso.

di: Stefano Pettoni