Un'interrogazione della senatrice Loredana De Petris riaccende i riflettori sul caso Anzio e su un lungo elenco di episodi che lasciano spazio al timore concreto di una penetrazione della criminalità nel tessuto economico e politico della città.

L'interrogazione rivolta al Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese parte dal mancato commissariamento e ricorda come «nel 2016, alla luce di gravi episodi intimidatori ai danni di amministratori e politici locali, furono presentate dai gruppi parlamentari di Sel, Movimento 5 stelle e Pd diverse interrogazioni che chiedevano al Ministro dell'Interno pro tempore di valutare la nomina di una commissione di accesso in seno al Comune di Anzio. In seguito - si legge ancora nel documento - nel maggio 2018 è stata incendiata la Smart della dirigente del commissariato di Polizia di Anzio e Nettuno, il vicequestore Adele Picariello. Pochi mesi dopo venne intercettata una missiva con un proiettile e un messaggio: ‘Stai zitta'. La missiva era indirizzata al segretario generale del Comune di Anzio pro tempore, Marina Inches».

Oltre alla sequenza impressionanti di minacce alle istituzioni del territorio nell'interrogazione si torna sul vecchio nodo irrisolto dell'accesso già effettuato dal Ministero in passato.
«Nella relazione conclusiva della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie del 7 febbraio 2018, si auspicava esplicitamente un'immediata nuova valutazione della situazione del comune di Anzio, - sottolinea la De Petris - al fine di verificare la sussistenza degli elementi per nominare una commissione d'accesso in seno al Comune. Ritengo pertanto necessaria che la ministra Lamorgese faccia sapere cosa intende fare per garantire la legalità nel comune di Anzio da tempo 'sorvegliato speciale».

In base a plurime e concordanti relazioni della Dia e dell'Osservatorio regionale sulla legalità nel Lazio, l'area a sud di Roma e dunque Anzio e Nettuno, è considerata ad alto rischio per la presenza di consorterie granitiche e potenti che operano nel settore del traffico internazionale di stupefacenti, ciò a ulteriore corollario di quanto questo comprensorio abbia necessità di un ulteriore approfondimento circa i legami possibili con la politica e il contesto economico anche per scongiurare rischi di riciclaggio del denaro frutto di attività illecite.