Due giorni, tanto è durata l'illusione che l'avanzata del Covid potesse rallentare la sua corsa. Dopo i 121 casi registrati mercoledì e i 122 contati giovedì, ieri la curva epidemiologica è tornata a salire. In provincia si sono contati 192 contagi con due picchi: a Latina e Aprilia. Proprio ad Aprilia la situazione si è fatta molto complicata: in virtù dell'elevato numero di casi è diventato praticamente impossibile effettuare un efficiente lavoro di tracciamento. Sempre nella giornata di ieri si sono registrati altri quattro decessi di un 71enne, un 75enne, un 77enne e un 89enne; residenti nei Comuni di Gaeta e Terracina, altri due residenti fuori provincia.

Dati a parte, a preoccupare resta l'emergenza del Santa Maria Goretti. Nell'ospedale del capoluogo il numero degli operatori positivi ha toccato quota 50, circa 20 riguardano il solo pronto soccorso, tra medici e infermieri. Con un'ulteriore sofferenza lavorativa da parte dell'organico rimanente. Ancora più emergenziale è la questione che riguarda i pazienti positivi. Sono quasi 250 i ricoverati, per una capienza attuale di 190 posti letto. L'ospedale del capoluogo rispetto al periodo del lockdown, quando l'afflusso dei malati colpiti dal virus era di molto inferiore, ora deve fronteggiare quotidianamente l'arrivo di un elevato numero di soggetti contagiati dal Coronavirus.

Soltanto nella giornata di giovedì 12 pazienti sono stati trasferiti in ospedali della Capitale, la notte precedente si era raggiunto il record di ambulanze in coda con pazienti Covid a bordo: 13. Adesso sembra che l'obiettivo primario all'interno del presidio sia diventato quello di riuscire a smaltire il prima possibile la fila dei mezzi del 118, ma in che modo? Ammassando i pazienti nel pronto soccorso. La richiesta avanzata dai Team leaders la scorsa settimana, indirizzata ai responsabili del ps, al momento non ha portato risultati: al pronto soccorso i malati Covid sono quasi 60, sistemati tra letti, barelle e poltrone. Perché la cappella è ancora vuota? Gli arredi sacri sono stati tolti il 28 ottobre, siamo al 14 novembre: gli allacci per l'ossigeno sono stati montati, perché la struttura ancora non viene utilizzata? In una situazione di emergenza 17 giorni sarebbero dovuti bastare per renderla funzionale. E la tensostruttura? E' stata montana tra lunedì e martedì nel piazzale antistante il pronto soccorso: la speranza è che possa entrare in funzione nel più breve tempo possibile.