L'appuntamento in aula è fissato per l'undici gennaio davanti al giudice monocratico Francesca Coculo.

A distanza di meno di un anno da quando erano avvenuti i fatti contestati inizia il processo per i dipendenti infedeli di Abc che erano stati arrestati con l'accusa di furto.

Il pubblico ministero Andrea D'Angeli ha emesso il decreto di citazione a giudizio: in due erano stati arrestati in flagranza di reato al termine di una mirata attività investigativa ed erano finiti ai domiciliari. Si tratta di A.A. e L.D.S., entrambi del capoluogo pontino, difesi dall'avvocato Sandro Marcheselli e che sono tornati in libertà dopo che il gip Pierpaolo Bortone ha accolto l'istanza presentata dalla difesa. Il raggio dell'inchiesta però si è allargato.

Nel corso di mirati accertamenti sono finite sul fascicolo del magistrato inquirente, al termine di ulteriori approfondimenti investigativi che erano stati condotti dai carabinieri della Compagnia di Latina, diretti dal maggiore Carlo Maria Segreto, anche altre due persone. Il momento chiave dell'inchiesta risale alla fine di maggio quando gli investigatori seguono un mezzo di Abc con i due indagati a bordo e scoprono che si dirige in via Adda dove trovano in un capannone materiale che era stato portato via dall'isola ecologica. Quel ritrovamento rappresenta una svolta. I due uomini finiscono agli arresti domiciliari ma l'inchiesta prosegue e porta a indagare a piede libero altre due persone, residenti a Sezze: G.L. e F.F. queste le loro iniziali, rispettivamente di 54 e 51 anni nei cui confronti vengono contestati in concorso dei fatti che sono avvenuti a marzo. Tutti e quattro gli imputati devono rispondere dell'accusa di furto aggravato e come parte offesa c'è l'azienda Abc di Latina che aveva dato il via agli accertamenti quando aveva notato delle anomalie presentando una denuncia ai carabinieri che al termine di un pedinamento avevano scoperto che c'erano dei dipendenti infedeli.

«Le modalità e le circostanze dei fatti denotano una spiccata pericolosità», avevano sostenuto gli inquirenti in merito alle condotte dei due dipendenti che erano stati bloccati senza neanche accorgersene. Abc, dopo che aveva notato delle anomalie all'Isola ecologica, aveva deciso di denunciare i fatti chiedendo ai carabinieri di scoprire cosa fosse accaduto e nel giro di pochi giorni il rebus era stato risolto.

La mattina del 29 maggio scorso, una pattuglia in borghese degli uomini dell'Arma aveva pedinato il mezzo su cui viaggiavano i due operai che erano finiti in manette.

Adesso tra meno di due mesi il via del processo in Tribunale.