Circa 130mila dosi di vaccino antinfluenzale sono state consegnate finora ai medici di famiglia del territorio, su un totale previsto di 170mila: all'appello ne mancano ancora parecchie. «Noi abbiamo consegnato i vaccini che ci sono stati inviati dalla Regione - ha precisato Loreto Bevilacqua, coordinatore Asl per la campagna vaccinale - Siamo in attesa che ci venga fornita la parte mancante, la consegna è prevista per la prossima settimana, probabilmente già lunedì dovremmo averli. Oltre il 60 percento del totale è stato già affidato ai medici di base, ma il problema non riguarda soltanto noi, è una difficoltà a livello nazionale».

Un problema che coinvolge i cittadini e, di conseguenza, proprio i medici di base. «Siamo noi che dobbiamo fronteggiare il popolo, a noi spetta rispondere al telefono e dare spiegazioni, sentendoci dire "Il mio vaccino a chi lo hai dato?". Succede spesso anche questo - sostengono i medici - Anziché inviare lettere sulle difficoltà che ci sono e sulle attese da fare, chi di dovere avrebbe dovuto inviare i vaccini. Lo sapevamo da tempo che quest'anno sarebbe stato diverso rispetto al passato, siamo in una situazione emergenziale. Ci si maschera dietro al fatto che le aziende non sono ancora riuscite a produrne le dosi previste, ma dopo la campagna di sensibilizzazione che è stata fatta, con tutto l'effetto mediatico che ha avuto l'importanza di vaccinarsi, adesso non dovevamo trovarci in questa situazione».
Le disposizioni regionali e nazionali prevedono la vaccinazione obbligatoria per i soggetti di età superiore ai 60 anni, per i bambini di età compresa tra sei mesi e sei anni e per le categorie a rischio, ovvero persone con patologie.