Udienza fiume al processo «Arpalo» incentrato sulla contestazione di riciclaggio di denaro legato al Latina Calcio. Un'intera giornata dedicata al controesame del capitano della Guardia di Finanza che ha eseguito le verifiche sul flusso di denaro tra le società risultate danneggiate e Pasquale Maietta, che all'epoca dei fatti guidava la società sportiva. La difesa dell'ex deputato di Fratelli d'Italia, rappresentata dall'avvocato Palma, ha chiesto se ci fossero stati accertamenti bancari circa la restituzione delle somme ottenute in prestito dall'imputato, una verifica che fino a ieri mattina mancava agli atti del fascicolo. La difesa ha appunto depositato gli estratti bancari della restituzione dei prestiti, si tratta di cifre rilevantissime che vanno da un minimo di diciottomila euro ad un massimo di 800mila, nel caso di una specifica sponsorizzazione della società. Gli estratti bancari contenenti le somme restituite sono stati prodotti sia al Tribunale che alla pubblica accusa, rappresentata in aula dal sostituto procuratore De Lazzaro. Anche all'udienza di ieri erano presenti i principali imputati di quello che resta il processo più delicato sui rapporti tra politica, calcio e affari, quindi oltre a Pasquale Maietta, Fabrizio Colletti, Giovanni Fanciulli.
Il controesame dell'ufficiale della Finanza è andato avanti sempre su questo stesso filone, tenendo conto che le contestazioni specifiche a carico di Maietta sono quaranta e rappresentano il filo conduttore del passaggio di denaro, propedeutico per tracciare la prova del riciclaggio.
I prestiti in taluni casi ebbero durata brevissima, anche di un solo mese, e secondo la tesi difensiva essi servirono a coprire movimenti di cassa per la società di calcio, in attesa delle entrate che derivavano dai fondi della Federazione, dalla vendita di biglietti e dalle sponsorizzazioni appunto.