Per anni è stata vittima di reati di genere e aggressioni da parte del marito, poi finalmente ha trovato il coraggio di denunciare e ieri mattina l'aguzzino è stato arrestato con applicazione dei domiciliari su ordinanza del giudice Giorgia Castriota. Pesanti le accuse a carico di C.P. un cinquantunenne di Latina accusato di aver «sottoposto la moglie, a partire dal 2016, a numerosi atti di violenza fisica e morale, consistiti i primi in reiterate percosse e ripetuti danneggiamenti di cose».  

La donna è stata minacciata più volte anche con l'uso di un coltello, «il tutto - si legge nel capo di imputazione - finalizzato ad asservire e soggiogare la danna ai suoi voleri, al punto da costringerla, esasperata dalla condotta dell'uomo, ad allontanarsi dalla casa coniugale».
Nell'escalation di comportamenti deviati si inserisce una catena di episodi estorsivi. In una circostanza C.P. ha costretto la moglie a consegnargli la somma di seimila euro dietro minaccia; se non gli avesse dato il denaro non avrebbe mai lasciato la casa in cui abitavano e ciò per renderle la vita impossibile. L'ordinanza di custodia cautelare, notificata ieri dagli agenti della squadra mobile, è stata chiesta dal sostituto procuratore Giorgia Orlando sulla base della denuncia della signora e dopo riscontri oggettivi sulle minacce e l'estorsione del denaro.
E' emerso un vero e proprio inferno durato oltre quattro anni e mai denunciato perché le minacce dell'uomo erano, appunto, andate a buon fine e ottenuto il silenzio della donna.