Restano in carcere i due stranieri arrestati nei giorni scorsi dagli agenti della Squadra Volante al termine di una operazione nella zona di piazza Moro.
Al termine dell'interrogatorio di convalida davanti al giudice Giuseppe Cario, difesi dagli avvocati Emanuele Farelli ed Ernesto Renzi, il magistrato ha confermato il quadro indiziario raccolto degli investigatori e ha emesso un provvedimento restrittivo sulla scorta degli elementi che sono stati raccolti a carico di Mohammed Bousaleh, marocchino di 20 anni e Rayan Amrawi, connazionale di 18 anni. Le accuse contestate nel provvedimento sono quelle di rapina aggravata, furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Il primo episodio avvenuto in piazza Moro era stato cristallizzato dagli investigatori sulla scorta anche delle dichiarazioni rilasciate da un testimone che ha visto materialmente l'azione dei due stranieri, uno dei quali ha strappato il borsello ad una anziano di 83 anni che per lo spavento ha anche accusato un malore. Una volta che la polizia è intervenuta, il borsello è stato ritrovato e restituito al proprietario.
L'altro episodio contestato nel provvedimento anche in questo caso vede come parte offesa una persona anziana; si tratta di una donna che stava rientrando nella sua abitazione di via Verdi a Latina, in pieno centro e anche in questa circostanza l'azione dei due stranieri è stata violenta. Uno dei due ha preso il braccio dell'anziana ma alla fine la rapina è fallita ed è stata sventata per l'intervento di una persona che ha assistito alla scena e ha dato l'allarme alla polizia che nel giro di poco tempo è riuscita a rintracciare nel centro della città i due stranieri che sono stati portati in carcere. Uno dei due immigrati proviene dal Nord Europa ed era finito nella banca dati delle forze dell'ordine per un precedente per reati in materia di stupefacenti. I due marocchini non si erano fatto il minimo scrupolo nel colpire due persone indifese e anziane. Alla luce di queste condotte la misura restrittiva più idonea secondo il gip Giuseppe Cario è quella del carcere. La brillante operazione aveva rappresentato da parte della polizia una risposta investigativa immediata per i reati di natura predatoria ai danni di fasce deboli.