La relazione si era interrotta dopo due mesi e a quel punto secondo quanto ha riferito dalla parte offesa, era iniziata una ricerca sempre più insistente e ossessiva per avere una spiegazione sulla fine del rapporto. Nell'inchiesta - l'ennesima dove viene contestato lo stalking - sono finite anche migliaia di messaggi, alcuni all'inizio normali, altri invece più insistenti e insidiosi: in tutto sono ben 3270. E sono quelli inviati dall'indagato, un uomo di Latina, all'indirizzo della donna che oltre a essere la sua ex, è anche una vicina di casa. Abitano entrambi nello stesso palazzo.

E' stato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giorgia Castriota ad emettere un divieto di avvicinamento all'uomo che non si rassegnava alla fine della relazione e che sempre - secondo l'impianto accusatorio - in alcuni casi ha anche tirato dei bulloni alla finestra della donna. Sono state delle condotte che con il passare dei giorni hanno poi ingenerato nella parte offesa un profondo stato di agitazione e di ansia che ha portato la donna anche a cambiare le sue abitudini di vita.

Dopo la denuncia è stato emesso il provvedimento: il divieto di avvicinamento. L'indagato deve stare ad una distanza di almeno 500 metri dalla vittima ma è una misura impossibile da rispettare proprio perchè l'uomo vive nello stesso stabile della donna. Ieri nel corso dell'interrogatorio di garanzia, difeso dagli avvocati Amleto Coronella ed Emanuele Vari, l'uomo ha respinto le accuse offrendo la sua versione dei fatti e spiegando che si era limitato semplicemente a chiedere alla donna il perchè della fine del rapporto ma che non voleva ingenerare in lei uno stato di angoscia e paura. Le difese hanno chiesto di modificare il provvedimento del gip disponendo un distanziamento dalla parte offesa di tre metri.

Sempre ieri si è svolto l'interrogatorio di un altro uomo accusato di maltrattamenti e poi di estorsione in questo caso all'indirizzo della ex donna. Al centro di tutto la somma di 6mila euro che l'indagato ha richiesto alla ex compagna, sono i soldi relativi alle spese eseguite per dei lavori nell'abitazione. L'indagato ha negato le accuse.