Era già stato destinatario, il 10 agosto scorso, C.C. di anni 50, dalla misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare con il divieto di avvicinamento alla moglie e ai suoi familiari. Nemmeno un mese dopo, il 6 settembre, l'uomo veniva tratto in arresto e posto a regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, proprio a causa dell'inadempimento di tale misura.

Il 17 novembre, personale della Squadra Volante lo aveva tratto in arresto in quanto si era reso responsabile dei reati di evasione, resistenza e minacce a P.U. Nel particolare, una donna di 48 anni, aveva segnalato la presenza dell'ex marito nei pressi della propria abitazione, sebbene precedentemente allontanato dalla casa familiare, come sopra specificato. Nella circostanza, C.C., in data 18 u.s., al termine dell'udienza di convalida dell'arresto, veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Rieti in attesa del processo, rinviato a seguito di richiesta del proprio difensore dei cd. "termini a difesa", per l'accesso a riti alternativi.

Infine nella mattinata odierna, C.C. è stato nuovamente raggiunto da una ulteriore Ordinanza di Misura Cautelare in Carcere, emessa dal Tribunale di Latina, Uff. G.I.P. – Dott. M. La Rosa, a seguito della richiesta di aggravamento della precedente misura degli arresti domiciliari, inoltrata dalla Procura di Latina -  Dott.ssa D. Monsurrò-

Latina, 21 novembre 2020