Ancora minacce contro Emiliano Ciotti, il presidente dell'associazione nazionale vittime delle marocchinate, una serie di episodi che si verificarono durante la Seconda Guerra Mondiale e che videro protagonisti alcuni soldati dell'esercito francese impegnato nelle operazioni di liberazione che si resero autori di gesti orribili nei confronti della popolazione italiana, soprattutto quella residente nelle zone centrali del Paese. Venerdì mattina il 47enne presidente dell'associazione e proprio ieri nominato referente e coordinatore locale di "Destra Sociale", l'associazione creata da Luca Romagnoli e federata con Fratelli d'Italia, si è recato a prendere la sua autovettura, parcheggiata a poca distanza dalla sua abitazione ed ha notato che sul parabrezza c'era un foglio di carta tenuto fermo dall'asta del tergicristalli.

Il volantino conteneva l'immagine della testa di un maiale e alcune frasi di minaccia dirette al presidente dell'Anvm che, senza pensarci un solo istante, si è subito recato alla stazione dei Carabinieri di Roccagorga dove ha presentato formale denuncia contro ignoti. Non è la prima volta che Ciotti subisce minacce e azioni intimidatorie. Infatti, in passato ha trovato sull'autovettura altri biglietti simili. Inoltre hanno tentato di dare fuoco alla sua macchina e l'autovettura della sua compagna, che ricopre la carica di segretario dell'associazione, è stata danneggiata a colpi di pietra qualche mese fa all'interno del parcheggio della stazione ferroviaria di Sezze. Come in questa occasione, anche per le altre era stata presentata denuncia formale, sempre verso ignoti.

E' stato lo stesso Ciotti, vittima del gesto, a spiegare: «Ancora una volta ho passato la notte insonne. Mi giravo e rigiravo nel letto mentre pensavo che ai miei tempi sulle auto venivano lasciate le lettere d'amore, oggi invece i codardi preferiscono lasciare le lettere anonime. Ho denunciato il tutto e segnalato una donna da me conosciuta e con cui non ho avuto mai a che fare, mentre provava a lasciarmi una biglietto sull'auto prima di quest'ultimo. La nostra battaglia per le vittime dei goumiers non verrà certamente fermata da questi atti vili».

Gli iscritti all'ANVM esprimono solidarietà al presidente Ciotti e alla sua famiglia e confermano il loro sostegno alla seria ricerca storica portata avanti dal sodalizio.