«In Italia si ammalano oggi di Covid 500 infermieri al giorno. E' il trend reale di una seconda ondata dalla violenza inattesa e incontrollabile».
A comunicarlo è il presidente del Nursing Up (il sindacato degli infermieri italiani) Antonio De Palma, che tiene conto di un bilancio relativo agli ultimi 30 giorni. «20.464 operatori sanitari sono infetti, di cui la metà sono infermieri. E le proiezioni sono disastrose da qui al 15 dicembre. Se non rallentiamo il contagio molti dei nostri infermieri potrebbero aggiungersi al triste numero dei colleghi che hanno perso la vita prima ancora di avere la soddisfazione di vedere "quell'indennità di specificità infermieristica" per la quale hanno lottato, partecipando alle manifestazioni e allo sciopero promossi dal Nursing Up».

Il presidente nazionale del sindacato infermieri italiani lancia quindi l'allarme: «Il nostro report è stato costruito incrociando dati dell'Istituto Superiore della Sanità con quelli Inail e la realtà che emerge è tristissima: dal 5 novembre scorso, ogni giorno, registriamo un aumento che oscilla intorno ai 500 infermieri contagiati. Numeri drammatici di una seconda ondata che non doveva essere gestita in questo modo approssimativo e scellerato. Ma serviva davvero tutto questo, serviva davvero arrivare a 500 infermieri che si ammalano ogni giorno in Italia, per ottenere una risposta da chi fin ora ci ha guardato con indifferenza lottare contro la morte nelle corsie e ci ha voltato le spalle? Serviva davvero assumere forze nuove con il contagocce e proporre nel contempo contratti di tre mesi al minimo della paga per chi lotta contro la morte, ottenendo per tutta risposta una emorragia di infermieri che sembra inarrestabile? E a cosa serve, se non ad esacerbare gli animi, prorogare una norma adottata a marzo scorso, con la quale si riconosce alle aziende sanitarie la facoltà di bloccare, di fatto, i pensionamenti di infermieri e medici, senza prevedere nemmeno l'assenso dell'interessato? La media di coloro che si ammalano è davvero spaventosa. Se il trend dovesse rimanere lo stesso e se cominciassimo oggi a ricalcolare il numero dei professionisti che si contagiano, arriveremmo al 15 dicembre con cifre da film del terrore. Ovvero 15mila infermieri ammalati di covid che andrebbero aggiunti ai 10mila che già si calcolano adesso. E' davvero questo quello che vogliamo? Come sindacato che esprime le istanze infermieristiche ci chiediamo come mai non sia ancora intervenuta la FNOPI per far sentire la propria voce.

Come è possibile che il nostro ente di riferimento professionale, che è anche istituzione sussidiaria dello Stato taccia su tutto questo? Detto questo, invitiamo i governanti ai vari livelli ad adoperarsi per tutelare la salute dei cittadini italiani. Senza infermieri questo Governo si prepari ad assistere al crollo inesorabile del sistema! Qualcuno fermi un treno che corre alla massima velocità verso un enorme precipizio, qualcuno - ha concluso Antonio De Palma - pensi ai passeggeri a bordo del convoglio».