Ha deposto un consulente tecnico del pubblico ministero ieri in aula davanti al giudice monocratico Enrica Villani, nel processo nei confronti di un uomo di origine straniera, accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti dei quattro figli. I fatti sono avvenuti vicino Latina poco più di un anno fa e l'inchiesta aveva portato all'esecuzione di una misura restrittiva nei confronti dell'imputato. In Tribunale il consulente tecnico ha confermato quello che era emerso in fase di indagini preliminari.
In base all'impianto accusatorio, l'uomo oltre a non mandare i figli a scuola, aveva creato in famiglia una situazione di estremo malessere e paura. Nell'inchiesta era finita anche la moglie la cui posizione in un secondo momento è stata stralciata: la donna infatti aveva omesso di intervenire in occasione delle condotte violente del marito. Era stato il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Molfese ad emettere il provvedimento cautelare di allontanamento dalla casa familiare perchè l'uomo aveva minacciato di morte i figli e li aveva anche percossi. In un caso aveva aggredito anche la moglie - come è emerso dagli accertamenti che erano stati condotti - e la donna era stata costretta a rifugiarsi in chiesa. Dalle indagini è emersa inoltre la figura della donna che ha coperto le condotte del marito come ha sottolineato il giudice nel provvedimento restrittivo emesso un anno fa. La moglie dell'imputato inoltre si era mostrata molto reticente nel ricostruire i fatti.
I fatti
Padre violento e ubriaco: incubo in famiglia
Latina - In aula la deposizione di un consulente della pubblica accusa, l'uomo non mandava neanche i figli a scuola