Hanno deposto diversi testimoni ieri nel processo per il fallimento del vecchio Latina Calcio quando al vertice del sodalizio c'era Antonio Sciarretta. La compagine sportiva era stata dichiarata fallita dal Tribunale nel 2009 e il passaggio successivo della Procura era stato quello di aprire una inchiesta per bancarotta. Sul banco degli imputati oltre all'imprenditore di Giulianello, sono finiti anche Alessandro Ciocia, Fausta Tazzioli e Marco Raponi, componenti del collegio sindacale.

Ieri mattina davanti al pubblico ministero Giuseppe Miliano e al collegio presieduto dal giudice Francesco Valentini, ha deposto il contabile del club nerazzurro che ha spiegato che i libri contabili si trovavano in un armadietto all'interno della sede societaria in piazzale Prampolini come risulta in occasione di alcune ispezioni della Covisoc (la commissione di vigilanza delle società), che non aveva riscontrato - è emerso - particolari irregolarità nell'estate del 2005 durante un controllo.
I reati ipotizzati sono bancarotta semplice e fraudolenta; sulla distrazione dei beni - come è stato riportato nel capo di imputazione - ci sono macchine per ufficio un Ducato Fiat, un trattorino e una porta da calcio per un valore complessivo di 24mila euro.
Ieri alla fine si è chiusa l'istruttoria con l'audizione dei testimoni e il processo è stato rinviato al prossimo 19 gennaio per la discussione e a seguire la sentenza.