Non era legittima la manovra utilizzata dal Comune di Latina, poco più di un anno fa, per acquisire al proprio patrimonio l'intera particella di due ettari, di proprietà di un costruttore di Latina, per il caso della mancata demolizione delle opere realizzate, senza le necessarie autorizzazioni, da un gruppo di residenti del vicino condominio di via Oslo, che avevano ottenuto in uso una parte di quel terreno per realizzare un campo di calcetto e uno di pallavolo a servizio dei giovani del quartiere. Lo ha stabilito il Tar della sezione di Latina, accogliendo il ricorso presentato dall'imprenditore che si era visto sottrarre quel terreno alle porte della città.
Tra i motivi fondanti del reclamo, prima di tutto, c'è l'erronea applicazione, da parte del Comune, della Legge regionale che regola la Vigilanza sull'attività urbanistico-edilizia. Del resto la norma è piuttosto chiara nella tutela di quei proprietari che non sono responsabili dell'abuso edilizio, come in questo caso. E la ricorrente, la srl Latina Piave, questo lo ha dimostrato documentando non solo la concessione in comodo d'uso gratuito del terreno, a un gruppo di residenti dei condomini di via Oslo, ma anche l'intimazione affinché provvedessero all'immediato ripristino dei luoghi quando, intervenendo in seguito a un esposto, la Polizia Locale aveva riscontrato la realizzazione di opere in maniera irregolare.