Ha patteggiato la pena di sette mesi di reclusione. La richiesta è stata accolta ieri dal giudice del Tribunale di Latina Giuseppe Cario e si è definitivamente conclusa la vicenda che aveva portato a processo un operaio di 46 anni, residente a Latina, accusato di atti osceni in luogo pubblico.

Secondo quanto ipotizzato l'uomo si era abbassato i pantaloni mentre era in auto a poca distanza da una scuola che si trova alla periferia del capoluogo pontino e si era spogliato davanti ad alcune ragazze. Quando aveva incrociato un gruppo di adolescenti a quanto pare si era sbottonato i pantaloni mostrando le parti intime.

I fatti contestati erano avvenuti il 25 febbraio del 2019 e le parti offese avevano deciso di presentare una denuncia. I successivi accertamenti della polizia, grazie anche a diversi elementi che erano stati raccolti, avevano permesso di risalire al numero di targa del veicolo e in un secondo momento al conducente che guidava l'auto.  L'uomo, difeso nel procedimento dall'avvocato Luca Amedeo Melegari, ha scelto come strada processuale quella di un rito alternativo e quindi un patteggiamento che è stato accolto dalla Procura e anche dal giudice.

In base a quanto ricostruito, le studentesse si erano imbattute nell'uomo che si era spogliato e poi era andato via nel tentativo di far perdere le tracce. Ieri in Tribunale a tutta la vicenda è stata messa la parola fine. L'uomo era stato indagato a piede libero.