Alle 14 la Corte d'Assise del Tribunale di Latina si è riunita in Camera di consiglio per decidere se Giovanni Trupo è colpevole o meno dell'omicidio preterintenzionale di Hadj Zaitouni avvenuto tra il 28 ed il 29 luglio 2018. Un delitto per cui la pubblica accusa sostenuta dal pubblico ministero Giuseppe Miliano ha chiesto una condanna a 12 anni di reclusione. Richiesta che la difesa affidata agli avvocati Siviero e pisani ha definito quantomeno inconsueta per una ipotesi di reato preterintenzionale cioè che va oltre alle intenzioni dell'imputato.
In una mezza mattinata di discussione gli avvocati di Trupo hanno sottolineato l'assenza di elementi concreti e certi soprattutto in merito al Presunto pugno che avrebbe raggiunto la vittima dopo che l'auto su cui viaggiava in stato confusionale e forse anche dormendo, è finita contro un muro lungo la Nettunense. Poco prima infatti Zaitouni insieme a due amici, era stato notato dall'imputato ed altri due vicini di casa sotto ad alcune palazzine nella zona di via guardapasso, e sono stati scambiati per ladri (nell'auto verranno trovati arnesi da scasso) per questo li hanno inseguiti.
Giunti a Campo di Carne i tre fuggitivi sono finiti contro il muro di un'abitazione. Due amici della vittima sono fuggiti immediatamente mente il 43enne sembra essere uscito dall'abitacolo barcollando probabilmente troppo effetto di alcol. E a questo punto che secondo l'accusa gruppo avrebbe raggiunto e colpito con un unico pugno facendo crollare a terra. La vittima è deceduta affogando nel proprio sangue. Per la difesa invece non esisterebbero elementi concreti a sostegno di questa tesi anche perché nel video non è possibile vedere l'atto e cioè il pugno scagliato all'indirizzo della vittima per questo è stata chiesta l'assoluzione per mancanza di prove e per non aver commesso il fatto. La decisione della Corte d'Assise è attesa per le prossime ore