Accelerare i tempi per restituire alla città e ad atleti e famiglie strutture "sospese" da troppo tempo come le piscine coperta e scoperta. L'appello, ma ha l'aspetto di un vero e proprio pressing politico, non arriva dall'opposizione ma dall'interno di Lbc. E precisamente dal consigliere di maggioranza Nino Leotta, sempre puntuale ed equidistante nelle sue riflessioni, che nell'ultimo consiglio comunale ha preso spunto per parlare di questo tema durante la discussione sulla delibera per l'aggiornamento del piano triennale dei lavori pubblici.
Il Comune di recente ha preso di petto la complessa gestione delle due piscine approvando una delibera che chiede un rendiconto puntuale degli arretrati sulle utenze nelle more della la separazione definitiva delle stesse utenze e della volontà di risolvere i contenziosi con il concessionario Nuoto 2000. Il primo passo è proprio la delibera di Giunta con cui viene dato il via libera al dirigente del Settore Decoro Urbano di valutare e quantificare «quanto dovuto dal concessionario in merito al rimborso delle utenze energetiche, verificando mancati pagamenti passati già accertati ed a richiedere le somme dovute, da accertare».

Nel consiglio è emerso come alle risorse previste da bilancio si aggiungeranno quasi 680.000 euro per il palazzetto dello sport e cioè il palazzetto vero e proprio, la piscina coperta e la piscina scoperta. E proprio sul progetto per la piscina finanziato dalla Regione, Leotta ha sollecitato l'assessore ai lavori pubblici e al Patrimonio Emilio Ranieri. «Finalmente con gli interventi programmati, tra cui l'annosa questione della separazione delle utenze che tanti danni ha causato per le casse del Comune, si metterà fine agli abusi perpetrati negli anni – ormai decenni – passati – ha spiegato Leotta - la gestione della piscina tornerà ad essere trasparente e legale; i doveri del concessionario saranno dovranno essere pretesi e controllati; l'uso della struttura sarà garantito come da concessione affidata, soprattutto per le fasce più deboli della popolazione e la piscina tornerà ad essere un servizio pubblico com'è giusto che sia». Leotta ha spiegato che la prima cosa da fare è la ricognizione delle somme dovute dal concessionario per il rimborso delle utenze energetiche non pervenute nelle casse del Comune.

«Poi si dovrà affidare l'appalto per gli interventi finalizzati alle modifiche progettate per l'efficienza energetica, la sostituzione delle caldaie, e tutti i lavori che, speriamo presto, dovranno restituire alla città le strutture "sospese" da tanto tempo». Per Leotta non si può più perdere tempo e servono scadenze precise perché c'è un settore che aspetta da troppo tempo. «Il mio invito all'assessore Ranieri è quello di far presto – ha spiegato ancora il consigliere di Latina Bene Comune - decine e decine di atleti aspettano di poter utilizzare le piscine senza doversi trasferire in strutture di altri comuni. Le società sportive, le famiglie degli atleti, gli utenti con difficoltà che hanno le corsie di nuoto riservate, ce lo chiedono a gran voce. Sono stanchi di aspettare; è doverosa una risposta chiara, sia per le modalità di intervento sia per i tempi sicuri di realizzazione».