Gli investigatori sono convinti che hanno saccheggiato il Lago di Fogliano. Da giorni gli davano la caccia lungo le sponde dello specchio d'acqua fino a quando all'alba di sabato non li hanno fermati. Erano in quattro e ognuno aveva un compito: da chi faceva la vedetta per avvertire i complici in caso dell'arrivo di qualcuno, all'autista e a chi materialmente buttava le reti e poi tirava su tutto. Quattro pescatori di frodo sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri della Forestale della stazione di Fogliano nell'ambito di una indagine molto complessa, scattata a seguito di diverse segnalazioni che sono arrivate nei giorni scorsi. Gli investigatori si sono appostati e con grande pazienza hanno cercato di raccogliere ogni elemento utile per sorprendere alcuni pescatori provenienti da Anzio e da Nettuno che sono stati identificati.
I militari - diretti dal tenente colonnello Katia Ferri e coordinati dal comandante Giannantonio Baratto - hanno chiuso il cerchio sulle quattro persone. L'operazione ha portato al sequestro di due quintali di pesce appena pescato, tra cui spigole, cefali, orate, saraghi. Gli investigatori hanno sequestrato anche le reti e indagato i quattro uomini (alcuni con precedenti) per furto aggravato e danneggiamento di ambiente naturale protetto. Il pesce sarebbe finito - secondo gli accertamenti degli investigatori - su un mercato parallelo e il giro economico era molto ingente ma non è escluso che qualche spigola era destinata sulle tavole di qualche ristorante. Non a caso in quattro si erano organizzati per arrivare a Fogliano e pescare nel giro di poche ore oltre due quintali di pesce che avrebbero fruttato una somma consistente.
Non è la prima volta che il Lago di Fogliano viene preso di mira dai pescatori di frodo. Il bacino lacustre che fa parte del Parco Nazionale del Circeo anche l'anno scorso sempre nello stesso periodo dell'anno era diventato il bersaglio di una altra incursione notturna. Il personale dei carabinieri della Forestale aveva portato a termine una operazione molto importante e anche in quella circostanza (era la fine di novembre), gli investigatori avevano fermato sei pescatori, ribattezzati come «I pendolari del furto», arrivavano infatti dalla Campania.
Gli oltre due quintali sequestrati all'alba di sabato, rappresentano senza dubbio un risultato investigativo di primo piano per tutelare una tra le zone più importanti dal punto di vista della biodiversità non soltanto della provincia di Latina ma di tutta Italia.
Le operazioni finali di recupero di rete del pescato si sono svolte in collaborazione con il reparto biodiversità di Fogliano: una parte del pescato è stato rigettato in acqua e una parte è a disposizione del centro di recupero avifauna di Fogliano. Il servizio di controllo andrà avanti anche nei prossimi giorni, il Lago di Fogliano così come le dune restano degli osservati speciali.