Il fatto
06.12.2020 - 21:30
Un «fatto increscioso e da perseguire». Così il consigliere comunale di Pontinia Matteo Lovato commenta l'uccisione dell'ibis eremita avvenuta nei giorni scorsi nell'area del sito d'interesse comunitario dei Gricilli. Un fatto gravissimo, trattandosi di una specie particolarmente tutelata in quanto di fatto ormai estinta in Europa e che si sta cercando di reintrodurre col progetto Waldrapptem, finanziato dall'Unione Europea con il Life+ e che coinvolge Austria, Germania e Italia.
L'esemplare che è stato bracconato a Pontinia – la lastra eseguita sulla carcassa ha riscontrato la presenza di pallini di una cartuccia di fucile – faceva parte proprio di un gruppo di ibis di questo progetto, che dall'Austria stavano migrando verso l'oasi della laguna di Orbetello gestita dal Wwf. Si chiamava "Bea" quest'ibis che a un certo punto, durante la migrazione, si è spostato dalla rotta principale finendo nell'area Sic (sito d'interesse comunitario) dei laghi Gricilli. Lo sappiamo perché ciascun esemplare è monitorato attraverso la localizzazione gps e "Bea" all'inizio di novembre era sana e salva a Pontinia.
I timori sono cominciati quando il segnale è scomparso per alcuni giorni. Dopodiché, quando il tracciamento è ripreso, i responsabili del progetto hanno inviato alcune persone a effettuare un sopralluogo e in questo modo, nei pressi di un canale, è stata trovata la carcassa. Sull'uccisione chiaramente verrà presentato un esposto alle autorità giudiziarie.
Intanto, quanto accaduto non ha lasciato indifferente la politica locale. Come detto in premessa, sull'episodio è intervenuto il consigliere Matteo Lovato, che da anni sta attenzionando la situazione del sito d'interesse comunitario facendosi portavoce, qualche tempo fa, anche di una possibile sinergia col Parco nazionale nell'ambito del programma Mab dell'Unesco.
«Condanniamo senza mezzi termini questo gesto increscioso. Da un lato, però, sottolinea il valore naturalistico di quest'area che era stata scelta dall'ibis per svernare. Qualità di cui ne siamo convinti, avendo sposato il progetto di valorizzazione eseguito da "Greenchange" grazie al "Life programme" di cui la Provincia è capofila. Dall'altro lato, tuttavia, ci dimostra come sia necessario portare avanti con decisione una battaglia per la legalità, contrastando il bracconaggio ma anche le altre condotte, come ad esempio l'abusivismo edilizio, dannose per l'integrità di questi luoghi, che hanno un enorme valore naturalistico e che sono invece da valorizzare. Il percorso che abbiamo intrapreso con "Greenchange" va proprio in questa direzione, che a mio avviso è quella giusta».
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