Ha lasciato il carcere Ferdinando Di Silvio detto Pescio, latinense di 19 anni, uno degli indagati dell'inchiesta Movida Latina. Il giudice per le indagini preliminari Rosalba Liso, che aveva adottato la custodia cautelare per cinque degli otto indiziati, ha infatti concesso una misura meno afflittiva per il giovane, accogliendo la richiesta avanzata dai suoi difensori, gli avvocati Luca Amedeo Melegari e Massimo Mercurelli.

Del resto era marginale il ruolo di Ferdinando "Pescio" rispetto ai principali indagati, vale a dire i cugini Antonio "Patatino" e Ferdinando "Prosciutto" e lo zio Costantino detto Costanzo. Il suo nome compare qua e là, ma in maniera decisiva solo in occasione dell'estorsione per il finto incidente che lo aveva visto coinvolto, quando un'auto l'aveva sfiorato e uno dei cugini aveva poi preteso i soldi dall'automobilista. Nella sua valutazione, comunque, un peso deve averlo avuto il precedente arresto di febbraio, quando aveva esploso alcuni colpi di pistola ad altezza uomo, verso una misteriosa auto piombata davanti casa sua in via Moncenisio, fatto per il quale nel frattempo ha patteggiato una pena di due anni e sei mesi, sospesa dopo cinque mesi di detenzione preventiva