L'imprudenza di tenere a portata di mano una scorta da un chilo e mezzo di cocaina è costata cara a un giovane spacciatore, individuato dalla Polizia grazie alla capillare attività di controllo del territorio assicurata dalla Squadra Volante. In manette è finito un cameriere disoccupato, Luca De Bellis di 27 anni: i poliziotti del questore Michele Maria Spina sono arrivati a lui passando al setaccio le principali piazze di spaccio.

L'operazione lampo è tanto clamorosa quanto inattesa, perché le pattuglie del commissario Giovanni Scifoni non si aspettavano di trovare tanta droga tutta insieme seguendo a ritroso la filiera dello spaccio, ovvero dopo avere individuato il via vai di assuntori di cocaina. Monitorando le zone considerate più calde, le gli investigatori erano finiti nel quartiere popolare Nicolosi, ma avevano subito capito di non avere a che fare con la solita piazza di spaccio gestita dagli stranieri che controllano quella zona incastonata tra il centro e le autolinee: in quel contesto si era mimetizzato molto bene un giovane italianissimo.

Dopo avere monitorato per un po' l'andirivieni di persone in una delle palazzine del rione popolare, i poliziotti hanno deciso di uscire allo scoperto bloccando un uomo che si stava allontanando dopo essere uscito dall'androne di un palazzo: il suo atteggiamento guardingo, ha convinto gli agenti che poteva essere un acquirente del pusher. E non si sbagliavano, visto che addosso gli è stata trovata una dose di cocaina: messo alle strette, ha confermato i sospetti degli investigatori, dichiarando di avere appena acquistato la droga in quel condominio.
Quando i poliziotti hanno fatto irruzione nell'appartamento del giovane spacciatore, di certo non si aspettavano di trovare una scorta tanto importante di stupefacenti. Fatto sta che insieme al giovane c'era un altro cliente, anche lui trovato in possesso di una dose appena ricevuta in cambio di denaro: ulteriore prova che il loro intuito iniziale era fondato. È scattata così la perquisizione domiciliare che non si è fermata dopo il rinvenimento delle prime dosi, già pronte per lo spaccio, tenute a portata di mano dal ventisettenne.

In punti diversi dell'abitazione, ma soprattutto nel soggiorno, gli agenti della Squadra Volante hanno trovato, nel complesso, un chilo e mezzo di cocaina e mezz'etto circa di marijuana. Per quanto riguarda la polvere bianca, è stata trovata una scorta da un chilo circa ancora intatta, conservata in un sacchetto di plastica insieme a una confezione gemella che conteneva solo sostanza da taglio, oltre ad altri due involucri che probabilmente erano confezionati con sostanza già tagliata e pronta per lo spaccio, o meglio per essere suddivisa in dosi all'occorrenza.

Ovviamente a peggiorare la posizione del giovane è stato tutto il materiale utile al confezionamento delle "palline" di coca che gli è stata trovata in casa oltre alla scorta di stupefacenti. Come un coltello, uno strumento per compressare la marijuana e un altro per confezionare le buste sottovuoto, nastro isolante e tutto il resto. Questo materiale, associato al fatto che gli agenti hanno sorpreso due clienti, comprovano che Luca De Bellis non fosse un semplice custode della droga, ma che gestisse una vera e propria piazza di spaccio piuttosto proficua, come testimonia il fatto che in casa conservava anche 3.500 euro, considerati i proventi dell'attività illecita. Del resto il ragazzo aveva lavorato in passato presso alcuni locali della città, ma aveva trovato un business molto più redditizio che oltretutto gli consentiva di lavorare in "smart working" senza muoversi da casa, pensando di non esporsi al rischio di essere notato.

Il giovane quindi è stato arrestato, tenuto a disposizione dell'autorità giudiziaria, mentre i suoi due acquirenti sono stati segnalati all'autorità amministrativa. Ma intanto le indagini proseguono per stabilire se il pusher avesse messo in piedi da solo quella piazza di spaccio, oppure se attorno poteva contare su una rete di supporto nella vendita. Di droga, ne aveva a sufficienza per alimentare un buon numero di spacciatori in vista delle festività natalizie. In ogni caso l'operazione conferma la bontà dei servizi di prevenzione, pianificati su impulso del questore Spina, con personale altamente qualificato nella lotta al crimine.